La cultura come settore di traino per lo sviluppo economico. Forte di questa convinzione la Regione Marche fa proprio lappello lanciato da Federculture e dallAnci, con il sostegno del Fai, attraverso liniziativa 12 novembre 2010. Porte chiuse, luci accese sulla cultura.
Domani, infatti, in tutta Italia, musei, biblioteche, teatri, siti archeologici, chiuderanno le loro porte e fermeranno la loro attivita`, in segno di protesta nei confronti dei pesanti tagli al settore da parte del Governo nazionale.
La Regione Marche spiega lassessore alla Cultura, Pietro Marcolini aderisce a questa giornata di mobilitazione ponendosi come cassa di risonanza delliniziativa lanciata da Federculture, invitando tutti gli amministratori locali a tenere chiusi i luoghi di cultura da loro gestiti.
Questa azione dimostrativa intende tutelare il diritto alla cultura e il suo ruolo di motore di sviluppo per una comunita` di cittadini.
Quello che si vuole evidenziare con la giornata di domani continua Marcolini e` lentita` degli ultimi e piu` pesanti tagli operati dal Governo ma anche quello che appare come un disegno volto ad annichilire lintervento pubblico nellampio settore della cultura, dellistruzione e delluniversita` che anche sul piano europeo sono state individuate come condizioni indispensabili per lo sviluppo economico e sociale.
Proprio per questo conclude Marcolini la Regione Marche si muove in controtendenza rispetto alla linea governativa e, infatti, con il bilancio preventivo punta a non tagliare ma ad adottare politiche di riorganizzazione e di rilancio della cultura che la rendano un settore piu` che mai vitale e su cui puntare per uscire dalla crisi.
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