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18/11/2010

CONOSCERE PER COMPETERE – IN REGIONE IL PUNTO SUI FONDI EUROPEI

Si e` tenuta oggi in Regione la sessione annuale di sorveglianza della Politica regionale unitaria. Al centro del confronto Conoscere per competere, il Documento unico di programmazione (Dup), che riguarda gli strumenti finanziari europei, nazionali e regionali per lo sviluppo sostenibile, competitivo del territorio e per la difesa dell'occupazione. Strumenti che movimentano nelle Marche circa 1300 milioni di euro nel periodo 2007 2013. Allevento hanno preso parte il vice presidente e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, il presidente della sesta commissione consiliare Politiche comunitarie Adriano Cardogna, gli assessori regionali a Lavoro e Bilancio, rispettivamente, Marco Luchetti e Pietro Marcolini, la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, il rettore dellUniversita` Politecnica delle Marche, Marco Pacetti, oltre a rappresentanti delle associazioni di categoria, esperti e tecnici, bancari, ministeriali e della Commissione europea. Ha moderato i lavori Mario Conti, segretario generale della Regione Marche e presidente del comitato di coordinamento per la politica regionale unitaria. Le risorse sono sempre piu` scarse ha detto Petrini tra manovra destate e legge Finanziaria, il Governo nazionale ha effettuato pesanti tagli che si ripercuotono su Regioni ed enti locali. La mancata messa a disposizione dei fondi per le aree sottoutilizzate poi, accresce i problemi. Il federalismo che si profila, non lascia tranquilli, con controlli centrali sempre piu` stringenti e linvarianza fiscale imposta da Roma, che non consente alle autonomie locali di incrementare le entrate in funzione dei propri bisogni. Nellimmediato futuro, quindi, nelle Marche le risorse disponibili non saranno molte, anche perche`, proprio per far fronte alla fase acuta della crisi economica, la Regione Marche ha impegnato nei mesi scorsi gran parte delle risorse europee del periodo 2007 2013, con punte di quasi il 90 per cento nel caso dello sviluppo rurale. Petrini si e` poi soffermato sulle annunciate emergenze sociali. Relativamente al Fondo sociale europeo ha detto ce` il rischio che vi sia di nuovo il taglio di risorse da parte di Roma, per far fronte alla scadenza degli ammortizzatori sociali. Analogamente al recente passato temiamo infatti che a causa dei problemi di copertura finanziaria che il Governo nazionale incontra, si ricorra di nuovo alle risorse delle Regioni. Il Vice presidente ha poi messo in evidenza i punti forti del Bilancio 2011. Abbiamo selezionato gli obiettivi ha sottolineato anche in base alle scelte del Dup, creando quelle relazioni positive tra residue risorse europee e regionali, puntando soprattutto su green economy, domotica, cultura, turismo e territorio. Senza alcun cedimento al dirigismo, quello che occorre in questa fase e` una incisiva capacita` di governo da parte della Regione, affinche` lo sviluppo non piu` spontaneo delle Marche, un tempo basato su distretti e specializzazioni, possa giungere a un nuovo approdo. Per questo puntiamo con decisione su progetti dalla grande capacita` di traino per leconomia regionale, come il network della longevita` attiva che vede lInrca al centro di un strategia nazionale, e il progetto domotica che lega linvecchiamento allabitare e alla sicurezza. La produttivita` del lavoro in Italia e nelle Marche e` bassa, come ha ricordato recentemente Mario Draghi, e` quindi necessaria uniniezione di conoscenza, come hanno fatto i nostri competitori piu` prossimi, Francia e Germania in testa. Lassessore al Lavoro, Marco Luchetti, ha sottolineato lesigenza di un cambio di passo da parte dellEuropa, altrimenti ha detto il rischio e` quello di perdere la sfida con le altre macro economie mondiali. Occorre tornare alla centralita` del lavoro, facendo squadra tra tutti i soggetti pubblici e privati, che a vario titolo possono concorrere alla sua valorizzazione su nuove basi, a cominciare da quelle della conoscenza. Nel pomeriggio la tematica al centro del dibattito e` stata leconomia della conoscenza e le ipotesi di lavoro per le Marche. Ha coordinato i lavori il dirigente regionale, Mauro Terzoni. Il fattore culturale della conoscenza e` un vero e proprio elemento dispirazione dello sviluppo ha detto lassessore a Cultura e Bilancio, Pietro Marcolini, nel suo intervento conclusivo. Leconomia della conoscenza ha sottolineato poi rappresenta una evoluzione di fondo che innova i temi dei decenni precedenti. Il nostro Piano operativo sui fondi europei destina meta` delle proprie risorse allinnovazione, intesa in tutte le sue forme. Marcolini ha infine evidenziato come una piu` forte interconnessione tra economia ed ecologia accresce la sostenibilita` dello sviluppo, offre nuove opportunita` occupazionali, favorisce innovazione e qualita` dei prodotti. E questo il senso della green economy.(f.b.)