Uno spaccato reale della societa` marchigiana attraverso unindagine sulle famiglie, per verificare come il fattore lavoro e limpatto della crisi incida significativamente sul tessuto sociale ed economico. Analizzando le emergenze del lavoro potremo attivare politiche di tutela della famiglia che rimane nella nostra regione il pilastro della coesione sociale. Cosi` ha spiegato lassessore regionale alla Formazione Lavoro, Marco Luchetti, le finalita` dellindagine Famiglie e mercato del lavoro 2009. Un anno di crisi , un anno di impegni i cui risultati sono stati presentati oggi in Regione. In un anno di crisi particolarmente difficile ha aggiunto Luchetti- era necessario conoscere le condizioni attuali delle famiglie marchigiane e come la crisi del mercato potesse minare la tenuta della famiglia, la cui difesa il governo regionale ha posto come obiettivo prioritario per la tutela dello Sato sociale. Non e` un caso, infatti, che il Bilancio preventivo regionale, nonostante i tagli pesanti del Governo centrale, destini al welfare una quota rilevante, attraverso misure trasversali in tutti i settori. Lindagine conferma dati noti ha proseguito lassessore- e cioe` che le famiglie giovani sono le piu` esposte alla crisi rispetto a quelle di origine,per dimensione del reddito. Ma il dato statistico composto dimostra comunque che il nucleo familiare marchigiano mantiene un profilo sostanzialmente saldo sia economicamente che socialmente.
Lindagine campionaria - condotta dal Servizio Statistica della Regione Marche e coordinata da Stefano Barbarini dellassociazione nazionale Nuovi Lavori e` durata parecchi mesi ed ha riguardato 2528 famiglie residenti di 58 Comuni che corrispondono a 7437 individui. La famiglia marchigiana ha una media di 2,81 componenti (in aumento rispetto al 2008 che era 2,7) per ogni nucleo familiare e 1.8 percettori di reddito, invariato rispetto allanno precedente. Sempre in maggioranza le donne (51,6% sul totale), leta` media e` in linea con lItalia centrale: 44,16 anni e il 4,7% della popolazione ha cittadinanza non italiana. I nuclei con un solo componente sono in netto calo: 13,9% rispetto al 17,7% del 2008. Solo l8% dei giovani fra 20 e 30 anni e` sposato o convivente. Nella tendenza nazionale quindi, la permanenza in famiglia: 85%, percentuale aumentata ulteriormente rispetto al 2008 che era del 72,3%. Le coppie hanno in media 1,6 figli ( leggero aumento dal 2008, 1,5) che sale a 1,74 se il capofamiglia ha un diploma di laurea ( in totale il 10% della popolazione marchigiana, contro il 35% con diploma di scuola media superiore) e a 1,87 se il capofamiglia e` straniero.
Nellottobre 2009 si e` rilevato un reddito medio familiare pari a 2.256 euro, in leggero aumento rispetto a quello del 2008 (+2,2%). Il reddito medio familiare e` piu` elevato se il capofamiglia e` cittadino italiano, maschio, occupato e di eta` compresa tra i 51 e i 64 anni. Il 10,2% dei cittadini marchigiani si trova in condizione di poverta` relativa , dato sostanzialmente stabile rispetto alla rilevazione 2008, che registrava un dato pari al 10,3%, ed inferiore rispetto alla media nazionale che, per il 2009, si e` attestato al 13,1% (Fonte: ISTAT). Il fenomeno della disoccupazione insiste soprattutto sulla fascia di popolazione piu` giovane: il 30.8% della forza lavoro in eta` compresa tra i 15 e i 24 anni ed il 14.1% della forza lavoro fra i 25 e i 34 anni risulta disoccupata. Il reddito netto percepito si attesta sui 1.376 euro mensili, con valori ben piu` elevati per gli autonomi (1.711 euro) e inferiori per i lavoratori dipendenti (1.290 euro) e per i parasubordinati (819 euro). Rispetto al 2008 (1.398 euro) il reddito dei lavoratori marchigiani e` calato mediamente dell1,6 e aumentano le famiglie che devono prelevare dalle riserve (dal 9% al 13,2%). Il possesso di un titolo di studio elevato rappresenta ancora una chiave per garantirsi, in unottica di medio-lungo periodo, una situazione reddituale migliore: i laureati guadagnano in media il 25% in piu` dei diplomati. Sui giovani dunque grava maggiormente il peso della crisi economica, dovendo sopportare un netto peggioramento di tutti i principali indicatori.
Infine c e` da registrare una tendenza generale a formare famiglie sempre piu` numerose rispetto al passato, condividendo la stessa abitazione e creando economie di scala come ha rilevato in conclusione Raffaele Morese, segretario generale dellassociazione Nuovi Lavori - La famiglia e` il principale ammortizzatore sociale per gli individui marchigiani, soprattutto per le giovani generazioni. Le famiglie marchigiane rispondono alla crisi economica in atto contraendo consumi ed indebitamento: prendendo in considerazione tutti i debiti contratti dalle famiglie, la proporzione di famiglie indebitate a livello regionale e` passata dal 37,8% nel 2008 al 34,3% nel 2009.
Nel corso dei lavori seminariali sono intervenuti anche Marco Canonico, responsabile dellOsservatorio regionale del Mercato del Lavoro, Katia DErcoli del Sistema informativo statistico regionale, Antonio Di Stasi, docente Diritto del Lavoro e Fabio Montanini dirigente dei Servizi per lImpiego e Mercato del Lavoro - che ha sottolineato lutilita` di questa indagine come ulteriore strumento conoscitivo anche in relazione alle aree territoriali per definire una mirata programmazione delle politiche del lavoro. (ade)
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