Lagricoltura europea deve poter mantenere la sua diversita` perche` sul mercato la differenza della nostra produzione agricola rappresenta un rilevante valore aggiunto. Gli Ogm impedirebbero di distinguere la nostra produzione da quella di altri continenti creando un danno economico ai nostri agricoltori. Le Marche vedono riconosciuta dagli altri paesi europei quello che e` la loro esperienza e la loro specificita`. Gia` dalle prossime settimane e` prevista unintensa attivita` da parte della Presidenza della Rete per far si` che la nuova politica agricola europea possa contenere i principi e gli strumenti utili affinche` la nostra agricoltura sia priva degli Ogm, cosi` come del resto lopinione pubblica ci chiede in maniera sempre piu` decisa. Cosi` Paolo Petrini, vice presidente della Giunta regionale e assessore allAgricoltura, commentando da Vienna la sua elezione a presidente della Rete delle Regioni europee Ogm free. Nella capitale austriaca si e`, infatti, conclusa oggi lassemblea annuale delle cinquantatre regioni europee che aderiscono alla Rete anti Ogm. Il vice presidente della Giunta regionale e assessore allAgricoltura, Paolo Petrini, e` stato eletto questa mattina per acclamazione a presidente della Rete e succede al ministro basco dellAgricoltura, Pilar Unzalu.
Lassemblea si e` svolta allinterno della Rathaus viennese e ha visto lintervento di numerosi rappresentanti delle Regioni europee.
Lassemblea si e` svolta contemporaneamente al giuramento del nuovo governo della Regione di Vienna e diversi membri di questo hanno partecipato ai lavori dellassemblea Ogm free.
Nelloccasione sono stati ribaditi gli obiettivi che la Rete si propone in relazione alla restrizione o alla proibizione nellintroduzione di organismi geneticamente modificati nellagricoltura europea.
Lassemblea ha, inoltre, rilanciato quello che e` il ruolo dellEfsa nella valutazione scientifica indipendente degli effetti di questi organismi.
E stata poi ribadita la centralita` delle Regioni nelle scelte da effettuare in materia ed e` stato chiesto alle istituzioni europee di esprimersi chiaramente sullargomento.
Il vice presidente Petrini, in particolare, ha insistito sulla necessita` che aspetti socio-economici rientrino nella valutazione del rischio legata alle autorizzazioni sugli Ogm.(f.b.)
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