Quanto vale la biodiversita`? E la domanda su cui si incentra il terzultimo incontro del ciclo di conferenze organizzato con la rete delle Aree Protette marchigiane per lAnno Internazionale della biodiversita`. Il convegno La Biodiversita` e i Servizi ecosistemici, promosso dalla Regione Marche e dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si svolgera` domani 26 novembre, ad Arquata del Tronto (AP).
Lobiettivo e` fornire indicazioni gestionali utili al mantenimento della funzionalita` degli ecosistemi ed al superamento dellantitesi tra conservazione dellambiente e sfruttamento economico delle risorse naturali, anche in considerazione del ruolo assegnato ai servizi ecosistemici.
In particolare, il tema si riferisce alla complessa e cruciale funzione svolta dai sistemi naturali in termini di beni e servizi in favore della qualita` della vita sul nostro pianeta. Dal punto di vista antropologico i benefici per il genere umano riguardano la produzione di cibo, di acqua, di aria, di energia e possiedono un intrinseco valore economico che in passato e` stato genericamente sottostimato per labitudine a considerare come dovute quelle provvidenze. Di contro, oggi lultima ricerca disponibile firmata dal piu` autorevole degli organismi che hanno affrontato questo tema, il TEEB (The Economics of Ecosystems and Biodiversity Study) ha stimato in 355.000 miliardi di euro il valore degli ecosistemi sulla Terra.
Lo studio e` molto concreto ed esamina una per una le tipologie di ambiente, assegnando un prezzo a ognuna, sulla base delle funzioni che svolge. Il progressivo impoverimento della biodiversita` alterera` la capacita` degli ecosistemi di continuare a garantire beni e servizi indispensabili alle societa`, che saranno costrette a trovare onerose alternative.
Si comprende, dunque dichiara lassessore regionale allAmbiente, Sandro Donati - limportanza di valutare, anche localmente, la preziosita` dei servizi ecosistemici, affinche` le popolazioni ma soprattutto i decisori e gli amministratori si sentano investiti della responsabilita` di conservarli per il bene delle future generazioni. La programmazione per lutilizzo delle risorse europee in avvenire non potra` che tener conto di tale impostazione, sulla base di quanto emerso durante la decima Conferenza delle Parti della Convenzione sulla biodiversita` biologica tenutasi a Nagoya un mese fa.
Al convegno interverranno esperti e studiosi, quali Riccardo Santolini (Universita` di Urbino), Giovanni Damiani (ARTA Abruzzo), Daniel Franco (Provincia di Roma) Antonio Di Sabatino (Universita` dellAquila), Anna Maria Maggiore (Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare), Bruno Petriccione (Corpo Forestale dello Stato UTB dellAquila), Vincenzo Ferri, naturalista, Adele Finco e Guido Di Pronio (Universita` Politecnica delle Marche), Giuseppe Altieri (Istituto Superiore Agrario, Todi).
I lavori cominceranno alle ore 9.30 con i saluti del sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci, del direttore dellEnte Parco, Marcello Maranella, e dellassessore regionale allAmbiente Sandro Donati; interverranno Claudio Zabaglia, dirigente della Rete Ecologica Regionale delle Marche. Moderera` Federico Striglioni, del Servizio Scientifico del Parco Gran Sasso - Laga.
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