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25/11/2010

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLA DONNA, LE MISURE PER ARGINARE IL FENOMENO

Il 25 novembre e` la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite (risoluzione n. 54/134 del 1999), per ricordare un'emergenza sociale troppo spesso sottovalutata e oggi piu` che mai di attualita`. Una giornata dedicata ad una delle violazioni dei diritti umani piu` diffuse nel mondo, a cui non sono sottratte donne di ogni eta`, cultura e latitudine. Si tratta di un fenomeno globale che continua ad uccidere, torturare e mutilare sia fisicamente che psicologicamente, sessualmente ed economicamente. E la negazione del diritto delle donne alluguaglianza, alla sicurezza, alla dignita`, alla liberta`. La Regione combatte il fenomeno attivandosi con tutte le azioni necessarie, in attuazione di quanto stabilito dalla legge regionale n.32 istituita nel 2008 che prevede una serie di interventi concreti contro la violenza sulle donne. Limpegno e` stato ribadito fermamente oggi, dallassessore ai Diritti e pari Opportunita`, Serenella Moroder, che ha presieduto la Giornata contro la violenza svolta nella sede regionale, in presenza dei componenti del Forum contro la violenza sulle donne, degli assessori provinciali e comunali per le pari opportunita`, tutti con il fiocco bianco, segno di adesione alla campagna di sensibilizzazione: Lunione delle forze e` fondamentale per affrontare un dramma come la violenza e labuso ha detto lassessore occorre agire insieme in una politica condivisa per rafforzare la cultura del rispetto e del contrasto al fenomeno che colpisce seriamente anche la nostra regione. E se in Italia il 31,9% delle donne ha subito violenza, nella maggior parte dei casi compiuta dai loro partner, e la violenza in famiglia resta la prima causa di morte non accidentale delle donne tra i 16 e i 44 anni, nelle Marche il dato viene superato: secondo lIstat, il 34,4 per cento ha subito violenza fisica o sessuale ed ancora il 16,4 % di esse ha subito abusi allinterno delle mura domestiche. Ed e` grazie al coraggio e alla presa di coscienza delle donne marchigiane che i fenomeni vengono denunciati anche mediante il supporto dei centri antiviolenza. Ma il problema e` serio e allarmante aggiunge Serenella Moroder - merita attenzione costante, analisi e azioni di prevenzione in considerazione dei danni devastanti che produce nelle vittime e nella loro vita, affettiva e sociale. Con la legge regionale n.32 , approvata allunanimita`, la Regione ha individuato le funzioni che devono essere svolte per fermare il fenomeno e per sostenere in ogni modo le vittime, anche provvedendo al loro reinserimento nel mondo sociale e del lavoro. Proseguiamo in squadra limpegno preso e rilanciamo con ulteriori azioni. Lassessore alle Pari Opportunita` ha annunciato la prossima campagna di informazione e sensibilizzazione di forte impatto e di sicuro effetto che, a partire dal prossimo mese di marzo, prevede listallazione di sagome a dimensione umana di donne marchigiane che hanno subito violenza. In ognuna di esse verra` incisa la loro triste storia: Si tratta di un format americano spiega Serenella Moroder che svilupperemo con adeguate modifiche e che e` stato accolto con grande entusiasmo da tutte le 16 amministrazioni coinvolte. Liniziativa itinerante si svolgera` nelle piazze dei cinque capoluoghi di provincia e delle principali citta` del territorio e sara` accompagnata da iniziative legate al tema, punti di informazione, maratone di lettura e coinvolgimento delle scuole. Lintento e` quello di rompere il muro di silenzio che circonda la violenza domestica. Lassessore Moroder ha inoltre annunciato che il ministero delle Pari Opportunita` ha approvato il finanziamento alla Regione Marche di un milione di euro per servizi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Nel corso dellincontro hanno illustrato la loro attivita` i rappresentanti dei cinque centri antiviolenza e del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, sede di dialogo e confronto tra istituzioni e societa`, istituiti in base alla legge regionale 32/2008. Occorre accrescere la capacita` di intervento di tutti i livelli istituzionali nella consapevolezza che in questo contesto tanto delicato e` vietato abbassare la guardia ed adagiarsi sui risultati raggiunti: la battaglia contro la violenza sulle donne va combattuta ogni giorno, senza risparmiare energie ed attenzioni, augurandoci che il fenomeno possa decrescere in intensita` e gravita`, ha concluso lassessore. SCHEDA Il lavoro svolto dai vari centri antiviolenza per un quadro piu` dettagliato del fenomeno sul territorio regionale Nella Provincia di Ancona il centro antiviolenza ha registrato un numero maggiore di violenze ad opera del partner. La Provincia di Fermo ha riscontrato che lautore della violenza e` quasi sempre il partner (nel 43% dei casi) e solo il 28% di donne accolte dal centro denunciano violenza ad opera di un ex compagno. La situazione e` praticamente identica nel territorio maceratese dove si attesta che la violenza ripetuta avviene per mano del partner nel 46% dei casi, ma si rileva anche che sono le donne separate e divorziate a subire piu` violenze I partner sono responsabili in misura maggiore anche di alcuni tipi di violenza sessuale, come lo stupro. Anche la Provincia di Ascoli Piceno, ha evidenziato come su 43 donne che hanno interpellato il centro, ben 42 fossero vittime di violenza ad opera del coniuge. Nella Provincia di Pesaro sono i mariti a risultare in altissima percentuale aggressori; si parla del 54,5%, mentre conviventi ed ex emergono con un 3% ciascuno. In riferimento alla formazione scolastica e al livello professionale dellaggressore, il Centro antiviolenza di Macerata, ha rilevato che nel 57% dei casi labusante aveva la licenza media, nel 22% il diploma, nell11% la licenza elementare e nel 10% la laurea. Inoltre, il 55% risultava essere occupato, mentre il 31% era in cerca di occupazione. La Provincia di Pesaro ha distinto le donne accolte per fascia deta` e le percentuali piu` rilevanti (34,4%) di donne che denunciano hanno tra i 31-40 anni e tra i 51-65 anni. La percentuale scende sensibilmente tra i 41-50 anni, fascia per la quale e` stato rilevato un campione di 7 donne su 32, cioe` il 21,9%. Tra le donne che si sono rivolte al CAV, molte denunciano di essere vittime di stalking. La percentuale piu` alta la registra Macerata (30%), nella Provincia di Ascoli Piceno si dichiara vittima di stalking il 23%, mentre nel fermano solo il 12%, nella Provincia di Ancona e` il 7%.