Una mostra antologica per riscoprire un artista osimano la cui vasta produzione non e` ancora abbastanza conosciuta. Giuseppe Martini, scultore, nato ad Osimo nel 1897 e morto a Roma nel 1984, fu particolarmente attivo tra le due guerre; realizzo` pregevoli opere nelle Marche e, successivamente, a nella Capitale, dove prese parte al gruppo degli artisti di Prati delle Vittorie. Nell'ultimo periodo si dedico` alla pittura. A lui si deve il monumento ai Caduti nella sua citta` natale, collocato a Piazza Nuova.
La professoressa Danila Rosati ha condotto unintensa opera di ricerca, studio e catalogazione sulla figura umana e artistica di Martini. Ne e` nato un progetto che il Comune di Osimo e la Regione Marche hanno inteso promuovere, insieme con lUniversita` della Tuscia di Viterbo, che di recente ha provveduto, tra laltro, al restauro di alcune opere di Martini.
Lesposizione, che sara` inaugurata domani, 27 novembre, alle ore 18.30 al Centro Attivita` Culturali San Silvestro di Osimo, propone 60 opere del laboratorio dellartista osimano.
Levento e` stato presentato oggi a Palazzo Raffaello, sede regionale, alla presenza dellassessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, dellassessore alla Cultura del Comune di Osimo, Achille Ginnetti, e della curatrice della mostra, professoressa Rosati.
Per la Regione ha spiegato lassessore Marcolini e` unoccasione importante per apprezzare una vasta produzione artistica ancora misconosciuta e dare cosi` lustro a un altro marchigiano che si e` distinto con la sua opera fuori dei confini della sua regione e che puo` essere considerato un testimone significativo di una fase storica dellarte italiana, quella a cavallo tra le due guerre, su cui e` pesato un pregiudizio che ne ha oscurato il valore. E dunque un contributo prezioso che conferma ancora una volta quanto la cultura e larte possano essere da traino alla riscoperta di valori e motore di iniziative di crescita civile.
Nel dopoguerra ha ricordato Ginnetti - le opere di Martini non sono mai state esposte. E quindi una grande opportunita` per conoscere e apprezzare un figlio illustre della nostra citta` ma, soprattutto, e` unoccasione di rilancio per la cultura e, specie in questo momento di crisi, per leconomia della nostra citta`. Speriamo ha proseguito Ginnetti - che con questa mostra si possa abbattere una preclusione ideologica verso il periodo storico tra le due guerre.
E stato ha detto la professoressa Rosati come aprire un velo su una fase storica difficile. Martini e` un personaggio di grande interesse non solo per il suo lato artistico ma anche per la sua storia personale che e` la stessa di molti uomini, che, dopo aver combattuto vittoriosamente per la loro nazione, mutilati nel fisico e nell'animo, continuarono il loro percorso patriottico legandolo all'arte e in particolar modo a quella monumentale. E tempo di riscoprire queste opere che fanno parte del nostro patrimonio artistico e di esserne orgogliosi.
La professoressa Rosati ha poi espresso lintenzione di far conoscere il progetto nelle scuole, un modo ha detto di far crescere larte.
La mostra restera` aperta fino al 27 febbraio 2011 e sara` visitabile tutti i giorni dalle ore 17.30 alle 20.
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