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20/12/2010

LE CONCLUSIONI DELL’ASSESSORE LUCHETTI ALL’INCONTRO PUBBLICO FINCANTIERI

Lassessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti ha concluso oggi con un suo intervento lincontro pubblico che si e` tenuto allAuditorium della Fiera della Pesca di Ancona sui gravi problemi che stanno vivendo i lavoratori Fincantieri del Cantiere navale di Ancona. Lincontro pubblico di oggi e` stato un momento utile per rappresentare ulteriormente allopinione pubblica il problema del Cantiere di Ancona, per approfondire il dibattito, per mobilitare le coscienze e coagulare attorno alla questione le volonta` di tutti. Sempre di piu` e` necessario procedere unitariamente, per obiettivi precisi e per questo e` fondamentale anche il coordinamento delle Regioni. La vertenza va tenuta insieme, senza guerre fra cantieri italiani, per non dar modo allAzienda di fare differenziazioni penalizzanti. Stare insieme per lottare per la tutela del lavoro, ma occorrono strategie innovative per la difesa delle produzioni europee. Bisogna chiamare in campo lEuropa che invece si sta deindustrializzando e il settore che piu` ne risente e` la cantieristica. Altri governi stranieri hanno messo in campo strategie, quello italiano non ha ancora preso coscienza del problema e non mostra neanche la consapevolezza dellurgenza di inserire la cantieristica in un piano industriale piu` generale e in un programma di investimenti a medio termine. Non dobbiamo accettare il gioco del rimpallo di responsabilita` perche` ognuno ha le proprie. Bono arrivera` a meta` gennaio per dire come stanno davvero le cose e gli chiederemo di assumersi limpegno di intervenire presso il Governo perche` metta in atto una strategia complessiva che tenga conto del mercato in evoluzione. A questi interventi va affiancata comunque una sinergia, unazione corale a tutti i livelli istituzionali ed economici, locali e nazionali. Nessuno si deve sentire escluso dalla lotta per la difesa e la dignita` del lavoro. Una cosa e` fuori discussione: non permetteremo che il Cantiere di Ancona chiuda lasciando una citta` e una regione senza una loro risorsa irrinunciabile. Perche` questo significherebbe anche penalizzare il Porto di Ancona e negargli limportanza che merita. Il Cantiere e il Porto vivono in simbiosi e sono forze vitali del capoluogo e di tutta la regione. (ade)