E un bene patrimoniale di enorme valore architettonico e paesaggistico ma anche e soprattutto spirituale.
Cosi` il presidente della Regione Gian Mario Spacca spiega il grande impegno profuso dalla Regione Marche per la realizzazione del progetto esecutivo e laffidamento dei lavori per il restauro e lampliamento dellEremo di Santa Maria in Val di Sasso a Valleremita di Fabriano, illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato ta gli altri Padre Valentino Natalini, Ministro dei Frati minori delle Marche, Padre Ferdinando Campana, Superiore dellEremo di Val di Sasso e il sindaco di Fabriano Roberto Sorci.
I lavori ha annunciato il presidente della Regione Gian Mario Spacca inizieranno a primavera 2011 e si completeranno in 16 mesi. Nel recupero dellEremo non ce` solo lintenzione di valorizzare un bene, ma un significato piu` profondo, culturale e spirituale, che discende dalla stessa vocazione appenninica. Il progetto si integra con le azioni promosse dalla Regione in occasione dellottavo centenario di San Francesco nelle Marche, come le vie dello Spirito recuperate sulle orme del frate di Assisi. San Francesco proprio nelle Marche ispiro` una scuola di pensiero, da padre Ugolino da Montegiorgio che scrisse a Sarnano i suoi `Fioretti opera che ha dato i natali alla lingua italiana, a San Giacomo delle Marca, insigne giurista e predicatore che per combattere lusura invento` i Monti di Pieta` origine della banca moderna. Il nostro territorio ha bisogno di una forte spinta per rilanciarsi che puo` partire proprio dalle sue eccellenze e dalla sua storia. Il progetto e` di qualita` - afferma Spacca e siamo convinti che valorizzera` lattrattivita` e le potenzialita` culturali e turistiche dellentroterra appenninico. Lobiettivo e` la promozione di un centro polifunzionale attrezzato, ma realizzato nel massimo rispetto dellidentita` storico-religiosa dellEremo, della sua integrita` storica e artistica, della tradizione monastica e dellimpatto ambientale. In unottica piu` ampia di governance del territorio prosegue il presidente della Regione - verranno create le condizioni per accrescere il valore del contesto e allo stesso tempo godere degli effetti di network, aumentando e creando spazi, eventi, incontri ed itinerari capaci di costituire unofferta ricca e stimolante sia per la comunita` locale che per i visitatori. Il governo regionale con questo progetto conferma e rafforza la strategia di diversificazione delleconomia dellarea, gia` avviata con numerose iniziative, che vanno dal turismo e cultura (come ad esempio la nuova biblioteca) allattrazione di nuovi servizi e di investimenti, anche nella pubblica amministrazione ed in particolare nella sanita`.
Padre Ferdinando ha sottolineato che la nuova struttura non e` unopera riservata solo ai frati, ma anche un luogo per la promozione della spiritualita`, dellarte e della cultura. Siamo grati alla Regione ha aggiunto Padre Valentino per aver capito limportanza di questo luogo di preghiera e apostolato. In tempi cosi` effimeri e` un segnale importante.
Il sindaco Sorci ha invece chiesto ufficialmente alla Pinacoteca di Brera di riavere, in occasione dellinaugurazione dellEremo, il Polittico di Valleremita di Gentile da Fabriano raffigurante l'Incoronazione della Vergine commissionato nel 1405 da Chiavello Chiavelli, Signore di Fabriano proprio per lEremo, ma custodito attualmente a Milano.
Il progetto prevede la riqualificazione e lampliamento della ricettivita` del complesso monumentale dellEremo, attraverso la ricostruzione di una porzione crollata negli anni, potenziandone la fruizione anche attraverso la realizzazione di applicazioni multimediali che possano pienamente valorizzare lofferta culturale, turistica e direzionale.
Tra il recupero delle superfici esistenti e la costruzione di nuovi volumi si stimano complessivamente circa 1200 mq oggetto di intervento per i quali e` previsto un finanziamento della Regione Marche di 2,8milioni di euro.
La realta` dellEremo del Sasso rappresenta per tutte le Marche una straordinaria contingenza di cultura, arte storia e ambiente ed il suo recupero funzionale risulta strettamente connesso con altri progetti integrati del territorio come il percorso delle pievi abbazie e monasteri, i percorsi artistici di Gentile da Fabriano e di altri pittori locali, le vie dello spirito sulle tracce di San Francesco, il Sistema di Museo diffuso, la sentieristica per il trekking, mountain bike e le escursioni a cavallo, le esperienze di didattica ambientale, la riscoperta delle produzioni enogastronomiche ed altre tipicita` locali, il riferimento territoriale per la pubblica amministrazione nei territori montani di confine.
SCHEDA TECNICA
Le scelte progettuali che possono essere sintetizzate nei seguenti punti:
- Recupero dei manufatti esistenti: attraverso le piu` avanzate tecniche di restauro con miglioramento strutturale e particolare attenzione alla mitigazione del rischio sismico, settore in cui la Regione Marche e` allavanguardia data lesperienza maturata a seguito degli eventi sismici del 1997.
- Nuova realizzazione del complesso: prevede due ambiti funzionalmente separati, in modo da creare spazi di pertinenza per le attivita` pubbliche e spazi da destinare a uso conventuale quale originaria funzione del manufatto.
Lo spazio di pertinenza pubblica, di circa 650 mq, comprendera` un auditorium/sala conferenze da 99 posti e un centro documentale oltre alla foresteria, una sala lettura, un refettorio, la cucina, sette camere e vari ambienti di servizio.
Lo spazio di pertinenza privata legato alla vita conventuale, di circa 850 mq, sara` costituito dalla biblioteca, larchivio, il refettorio, la cucina, la dispensa, un ufficio, quattordici camere fornite di servizi igienici e altri ambienti di servizio e legati alla vita conventuale come la sala del focolare, la sala del capitolo e la sala parlatorio.
L area esterna delledificio dotata di due parcheggi e area pic-nic immersa nel verde, sara` risistemata con la creazione di nuovi ingressi e ambienti legati alla duplice valenza pubblica e privata dellEremo. Il percorso pedonale di accesso sara` in diretto collegamento con i sentieri naturalistici esistenti che partono da Valleremita e proseguono fin oltre il complesso monumentale.
- Recupero di tutti i volumi seminterrati preesistenti con realizzazione di volumi fuori terra che ripercorrono lantico impianto, attraverso un linguaggio architettonico compatibile con il contesto storico e ambientale.
Il cortile di ingresso conservera` la sua configurazione attuale in modo da mantenere laffaccio di eccezionale bellezza su tutta la vallata sottostante e al tempo stesso consentirne lutilizzo quale spazio aperto attrezzato per manifestazioni ed eventi.
E previsto lutilizzo di materiali naturali e di recupero (coppi, pietra da rivestimento ecc) nel massimo rispetto della biocompatibilita` e per favorire elevate prestazioni energetiche.
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