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30/12/2010

APPROVATO IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2010-2012. MEZZOLANI: “INTERVENTI PER OLTRE 7 MILIONI DI EURO”

Si pone in continuita` con le linee progettuali gia` avviate, il Piano regionale della Prevenzione 2010-2012, da poco approvato dalla Giunta regionale. Con questo programma rileva lassessore alla Salute, Almerino Mezzolani - viene data attuazione a quanto indicato nellintesa Stato Regioni dellaprile scorso relativa al Piano Nazionale della Prevenzione. Si tratta di un piano strategico, messo a punto dal Servizio Salute con la vasta collaborazione degli operatori della prevenzione, che lo hanno elaborato attraverso lintegrazione intersettoriale e interistituzionale delle diverse articolazioni del sistema socio-sanitario. Gli interventi, che impegneranno risorse per 7.038.026 euro, si articolano in quattro macroaree che riguardano la medicina predittiva, la prevenzione universale, la prevenzione nella popolazione a rischio, la prevenzione delle complicanze e delle recidive di malattia. In particolare sottolinea lassessore - i progetti sono stati pensati a partire dalla lettura dei bisogni di salute della popolazione marchigiana e alcuni di essi presentano caratteristiche fortemente innovative. La medicina predittiva, poi, e` per la prima volta contemplata in un piano di prevenzione regionale. Tra i progetti, quello volto al miglioramento dellaccessibilita` alle attivita` di prevenzione per il cancro della mammella, attraverso la gestione del rischio individuale su base familiare. Particolare spazio e` stato dato alle politiche di promozione della salute con le linee progettuali indirizzate al contrasto dellobesita`, al contrasto del tabagismo, alla promozione dellallattamento esclusivo al seno, dellattivita` motoria e allo sviluppo, nella popolazione adolescenziale, di competenze utili a favorire la scelta di comportamenti sani. A tale proposito afferma Mezzolani - si segnala la forte alleanza sviluppata con le scuole, partner prioritari gia` nella fase di progettazione degli interventi indirizzati alla popolazione studentesca. E stata data rilevanza a linee di intervento necessarie per la gestione di fenomeni a rilevante impatto epidemiologico o socio-sanitario, quali le infezioni ospedaliere, la tubercolosi, la prevenzione di zoonosi come quella collegata con la zanzara tigre, il controllo ufficiale degli alimenti, e la gestione integrata tra SSR e ARPA dei siti inquinati. Figure fondamentali per la realizzazione degli interventi sono i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Relativamente ai primi si segnala, tra gli altri, lintervento di individuazione precoce del rischio cardiovascolare con il piu` largo utilizzo della carta del rischio ai propri assistiti. Il medico di medicina generale e` inoltre particolarmente presente in quelle azioni che prevedono momenti informativi specifici rivolti agli assistiti, sui principali fattori di rischio per la salute: fumo, alimentazione, attivita` motoria. La figura del pediatra di libera scelta e` invece essenziale nelle azioni di individuazione precoce dellipovisione, dellipoacusia, nella promozione delligiene orale e prevenzione della carie. Per quanto riguarda la prevenzione delle complicanze di malattia, si e` inserita una linea progettuale riguardante il diabete, mentre, tra le azioni indirizzate alla popolazione anziana, attraverso la collaborazione con lINRCA, e` previsto uno studio finalizzato al miglioramento dei percorsi assistenziali ospedale-territorio. Infine, in presenza di una popolazione che invecchia progressivamente, e` stata identificata una linea progettuale che va nella direzione ancora poco percorsa dellhealthy ageing volto a promuovere lattivita` fisica nella popolazione con piu` di 65 anni. In continuita` con il precedente PRP sono ricomprese attivita` di prevenzione secondaria, tra le quali quelle riguardanti gli incidenti stradali relativamente alla popolazione giovanile, gli ambienti di lavoro, in particolare nel campo delledilizia e dellagricoltura, la prevenzione degli incidenti domestici nella popolazione infantile, oltre agli screening oncologici. Tra le azioni trasversali di maggior impatto e ritenute fondamentali vi e` infine la messa a regime dei sistemi di sorveglianza: attraverso i flussi di dati - che consentono una lettura della realta` epidemiologica e dei bisogni di salute della popolazione - sara` possibile leggere i primi risultati dello sviluppo delle azioni preventive.