Comunicato n.36
La presentazione in Regione della VI edizione della tradizionale manifestazione di Arcevia Una domenica andando a polenta e` stata loccasione per ribadire quanto le Marche abbiano da offrire nellambito della cultura e delleccellenza enogastronomica. Unopportunita` in piu` per il nostro appeal turistico.
Questa tradizione della polenta di pregio ricavata dal mais di qualita` ottofile ha detto lassessore al Turismo Serenella Moroder e` la dimostrazione di quanto un cibo povero possa diventare, se ben recuperato e valorizzato, una ricchezza per tutto il territorio. Un progetto di valorizzazione turistica integrato come questo di Arcevia attrae perche` riunisce e coniuga le eccellenze non solo enogastronomiche ma anche artigianali, paesaggistiche e culturali . Tanto piu` se a sostenerne la valorizzazione ce` una rete sinergica di forze istituzionali, a partire dalla Pro Loco e dal Comune di Arcevia, lantica Rocca Contrada, la Provincia di Ancona e, oltre alla Giunta regionale, anche il Consiglio, come testimonia lintervento del presidente Vittoriano Solazzi: Una manifestazione intelligente ha detto Solazzi perche` vede la promozione di tanti nostri valori insieme.
Di piu`, ha ricordato la presidente della Provincia Patrizia Casagrande, perche` Andando a Polenta, come si chiama liniziativa di Arcevia, si propone di spiegare le nostre eccellenze, dalla polenta di questo mais antico, raro e genuino, agli altri prodotti tipici, dalla Lacrima di Morro dAlba al formaggio, al ciauscolo, alle mele rosa dellAppennino..
Le quattro domeniche di febbraio in cui si articola la manifestazione ha poi concluso il sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi vedra` ospiti locali e nazionali come la scrittice Nenella Impiglia e il cantautore De Gregori, ma limportante e` che si apprezzi la nostra ospitalita` e la nostra storia, legata a una cultura contadina sana e genuina.
Marchi e prodotti di origine piu` che controllata, protagonista e testimoni, come nel caso della stessa polenta proposta dal produttore Marino Montalbini che e` reduce da un bel servizio su Linea Verde Rai, di un antico modo di intendere la natura, leccellenza enogastronomica, il paesaggio, la coltivazione, lintero territorio come un dono da amare e tramandare.
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