Riconoscere alle comunita` locali il diritto di esprimere il proprio parere in merito alla realizzazione di centrali nucleari sul proprio territorio e imporre al Governo il dovere di acquisirlo, anche se non in maniera vincolante, e` un atto di grande importanza. Lo dice il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca in merito alla sentenza della Corte costituzionale che ha parzialmente bocciato larticolo 4 del decreto attuativo della legge delega in materia di nucleare. Le Marche prosegue Spacca - hanno detto un no deciso al nucleare e soprattutto alle modalita` di realizzazione dei programmi cosi` come previsto dal Governo: non prevedere che la Regione interessata potesse esprimere il proprio parere a riguardo rappresentava lennesima dimostrazione che questo Governo predica il federalismo solo a parole. La sentenza di oggi della Corte costituzionale riconosce alcune delle tesi gia` sostenute dalla Regione Marche nel ricorso a suo tempo presentato insieme con altre 9 Regioni: nella motivazione la Corte aveva accolto alcune delle principali tesi sostenute dalle Marche, riconoscendo la necessita` dellacquisizione di unintesa con la Regione interessata dalla realizzazione dellimpianto. Un principio che oggi viene nuovamente ribadito.
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