Qualificazione, diversificazione e trasversalita` dellofferta culturale; unidea di cultura intesa come risorsa per lo sviluppo economico e sociale e veicolo per loccupazione qualificata; la costruzione di reti istituzionali e di soggetti culturali; la consapevolezza e il rafforzamento dellidentita` regionale in dialogo con lorizzonte globale. Sono questi gli obiettivi generali contenuti nel Piano regionale per i beni e le attivita` culturali nel triennio 2011-2013, approvato dalla Giunta regionale e ora da sottoporre allesame del Consiglio.
Il nuovo ciclo di programmazione triennale spiega lassessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini - cade in un momento molto particolare, segnato da una crisi profonda e aggravato ulteriormente e drammaticamente dai tagli della manovra finanziaria proposta dal Governo nazionale agli enti locali. Di fronte a cio`, la Regione Marche ha fatto una scelta forte e in controtendenza, aumentando nel bilancio 2011 le risorse per la cultura, che complessivamente passano da 7 a 12 milioni di euro. Le Marche investono in un settore che altri tagliano e vogliono porsi come laboratorio per una sfida di sviluppo reale.
Il Piano, prima attuazione della nuova legge regionale relativa al settore dei beni e attivita` culturali (le materie spettacolo e cinema sono regolamentate da altre due normative specifiche), in riferimento alle previsioni di bilancio 2011 puo` contare su uno stanziamento complessivo di 2.769.000 di risorse ordinarie, (finanziamento che rimane invariato nella previsione triennale), integrate da fondi per i progetti speciali. Tali risorse, annualmente precisate dalla legge di bilancio, saranno ripartite tra lAmministrazione regionale per le funzioni e i progetti di rilievo regionale e le Amministrazioni provinciali per i progetti provinciali e i piani di riparto per il territorio. I progetti locali saranno sostenuti attraverso la programmazione intermedia delle Province. La cifra da destinare alle amministrazioni provinciali, non sara` inferiore a 1.000.000,00 e sara` definita anno per anno con il programma operativo annuale. Sara` dato, inoltre grande impulso al reperimento di fondi europei per la cultura che rappresentano una preziosa opportunita` per chi opera nel settore e che contribuiscono a divulgare lidentita` culturale regionale.
La spesa per la cultura continua Marcolini pur non venendo tagliata ma, anzi, aumentata, va comunque razionata, razionalizzata e riorientata, favorendo la creazione di fattori e condizioni in grado di garantire un reale sviluppo sociale, identitario ed economico. Investire nella cultura significa investire sulla qualita` e sulleccellenza, considerandola come strumento che apre allo sviluppo in connessione con altri settori quali il turismo, la valorizzazione del territorio, ma anche le politiche sociali e la produzione industriale. Il questo senso il governo della cultura vuole essere forte leva trasversale, con tutti i settori del governo regionale.
Per la definizione degli obiettivi la Regione terra` conto di una serie di punti di forza e anche di alcune criticita`. Tra i primi: una grande disponibilita` di contenitori culturali recuperati e ripristinati; un grande interesse da parte delle piccole e medie imprese del settore cultura che hanno aderito al Distretto culturale; la vivacita` e capillarita` nella produzione culturale; un elevato livello di consumi culturali dei cittadini marchigiani superiore alle medie nazionali; un alto numero di centri studi; una forte tradizione religiosa e un considerevole patrimonio di luoghi di spiritualita`; lavvio di un processo di rete sul territorio. Tra i punti critici: la frammentazione dellofferta culturale in piccole iniziative di livello locale; la difficolta` nella gestione delle aperture e delle attivita` ordinarie degli istituti e luoghi della cultura; la scarsa capacita` del sistema di assorbire e impegnare forza lavoro a fronte della grande offerta di operatori di settore qualificati; leccessiva proliferazione dei centri di spesa regionali in materia di cultura; la sovrapposizione degli eventi culturali.
In particolare, gli interventi che verranno messi in campo riguarderanno attivita` e progetti per la valorizzazione e di concorso per la tutela del patrimonio culturale, attivita` di promozione e attivita` trasversali e di sistema.
Tra queste, precise misure a sostegno del turismo culturale, nonche` ai progetti culturali del territorio in quanto attrattori di flussi turistici. In particolare, di concerto con il Piano di promozione turistica, oltre alla valorizzazione di Urbino, citta` Unesco, nel 2011 viene posta attenzione allitinerario su Lorenzo Lotto, in vista della grande mostra che le scuderie del Quirinale dedicheranno allartista veneto durante lanno. Forti implicazioni a carattere culturale ha anche il turismo religioso: nel 2011 verra` avviato il progetto interregionale relativo allitinerario della via Lauretana mentre ad Ancona si terra` il grande evento del Congresso Eucaristico Nazionale. Per quel che riguarda gli eventi, mostre, rassegne, spettacoli, il piano del turismo prevede la realizzazione di un calendario unico degli eventi, promosso anche al fine di destagionalizzare lofferta turistica. Per quel che riguarda la promozione internazionale, la Regione Marche ha in programma una fitta serie di fiere e di eventi promozionali esteri. In tutti questi, in continuita` con quanto fatto negli anni precedenti che ha avuto il suo culmine nella mostra di Padre Matteo Ricci, la cultura sara` uno dei contenuti primari da veicolare, in quanto strumento di promozione complessiva della regione e delle sue risorse anche produttive.
Previsti, infine, progetti speciali per il triennio 2011-2013 quali lo sviluppo del Distretto culturale evoluto; lapertura dei numerosi contenitori culturali grazie a borse lavoro e opportunita` lavorative per i giovani e grazie allimpiego di volontari qualificati over 60; il recupero dei beni monumentali per la fruizione allo scopo di rivitalizzare i centri storici cittadini; iniziative a sostegno del patrimonio archeologico.
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