Siamo qui per costruire un sistema di governance comune delle risorse naturali e delle attivita` economiche di tutti i Paesi che si affacciano sul mare Adriatico e Ionico, bacini che per loro stessa natura sono stati e sono di congiunzione tra popoli ed istituzioni e che, in prospettiva, saranno il mare interno allUnione Europea.
Nel progetto sono coinvolte anche le realta` portuali del bacino Adriatico-Ionico che non sono rimaste immuni dalle conseguenze della crisi economica in atto.
E indispensabile porre in essere tutte le azioni possibili per cercare di contrastare il fenomeno e fare in modo di mantenere livelli di competitivita` tali da garantire, ai porti dellarea un ruolo nei futuri scenari del mercato internazionale. Di fronte ad una crisi profonda e strutturale come lattuale infatti, diverse possono essere le risposte della cosiddetta blue economy, come per esempio lavvio delladeguamento e potenziamento infrastrutturale dei porti cosi` come sostiene anche la Commissione europea.
Per questi motivi la Regione Marche ha chiesto al Governo italiano lavvio di una procedura per il riconoscimento di una strategia macroregionale riferita allarea Adriatico Ionica. A fronte, infatti, di unUnione Europea sempre piu` vasta e complessa, la strategia macroregionale gia` intrapresa dal Paesi Baltici e dallarea Danubiana, costituisce un quadro integrato per fornire risposte efficaci e mirate a problemi che interessano ampie aree dellUnione puntando a tradurre nel concreto il concetto di coesione territoriale, di protezione ambientale e di sviluppo economico e sociale sostenibile, senza creare nuove strutture e migliorando lutilizzo di istituzioni, fondi e normative gia` esistenti.
Il Governo italiano , con il decisivo contributo di Grecia e Slovenia, ha preso liniziativa di avviare il processo che portera`, mi auguro entro il 2014, al varo di una nuova strategia macroregionale con lappoggio convinto e formalizzato nella Dichiarazione di Ancona del 5 maggio scorso di tutti i Paesi dellIniziativa Adriatico Ionica (Albania, Bosnia Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia).
Non sono stati ancora definiti i settori operativi che dovranno, comunque, essere concordati tra i partner: posso tuttavia indicare, anche sulla base delle esperienze maturate in ambito IAI, che lasse centrale della strategia sara` il mare con le tematiche ad esso piu` strettamente collegate come la pesca, la sicurezza della navigazione, la gestione integrata delle zone costiere e della governance marittima.
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