Ferma e determinata e` la posizione della Regione sulla questione della Turbogas di Corinaldo che attraverso una nota dellassessore regionale allAmbiente e allEnergia, Sandro Donati, fa ulteriormente chiarezza sulla vicenda.
Il procedimento relativo alla centrale termoelettrica da 870MWe, sospeso da mesi al Ministero per lo Sviluppo economico sottolinea Donati - deve essere assolutamente chiuso e con questo obiettivo e` stata predisposta una nota che e` stata inviata ai due ministeri, quello dello Sviluppo economico e quello dellAmbiente. La Regione Marche non e` mai stata assente o ambigua, ma ha assunto una posizione decisa e coerente da sempre su questo impianto che non rientra negli obiettivi del Piano energetico ambientale regionale. Si e` sempre ribadito un No netto e chiaro sia da parte del Presidente Spacca, sia della Giunta regionale. Vero e` che, a seguito del parere interlocutorio negativo sulla Valutazione di impatto ambientale, rilasciato dal ministero dellAmbiente nellagosto 2010, il procedimento non e` mai stato chiuso dal ministero dello Sviluppo economico. Questo sta generando gravi ripercussioni sulleconomia del territorio ed alimenta comprensibilmente allarmismi e polemiche da parte di chi vive e lavora nella zona su cui sarebbe dovuto sorgere limpianto.
Per ribadire la propria chiara posizione, la Giunta ha gia` predisposto latto che inviera` formalmente al ministero non appena lo stesso chiudera` il procedimento e chiedera` lintesa. Non siamo disposti ad aspettare oltre il ministero dello Sviluppo economico. Deve chiudere il procedimento pendente, non esistono motivi ostativi a questo passaggio finale e non devono esistere ulteriori ritardi. Per questo ora, si attende una risposta veloce da parte del ministero dello Sviluppo economico che non lasci spazi ad ulteriori elementi di confusione o discussione, ma chiuda in modo definitivo questa vicenda che ha coinvolto oltre alla Regione Marche, 35 Comuni e le due Province di Pesaro e Urbino ed Ancona. Un segnale forte, ma necessario, proprio nel momento in cui, con il decreto del ministro Romani, il Governo si appresta ad affossare la Green Economy.
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