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02/03/2011

EMERGENZA MALTEMPO, IL PRESIDENTE SPACCA: “NON FAREMO MANCARE LA PRESSIONE SUL GOVERNO PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI CALAMITA` NATURALE”

Siamo vicini al dramma delle famiglie cosi` tragicamente colpite dagli eventi alluvionali di queste ore. Purtroppo le notizie che giungono da Casette dEte aggravano il bilancio gia` pesante dellondata di maltempo che si e` abbattuta sulla regione. Cosi` il presidente della Regione Gian Mario Spacca commenta levolversi della situazione. Le Marche oggi sono ferite dice Spacca - ma siamo certi che sapranno risollevarsi cosi` come hanno dimostrato di saper fare in occasione di altre gravi calamita` naturali. La Regione non fara` mancare la propria pressione sul Governo nazionale perche` sia adeguatamente sostenuto finanziariamente lo stato di emergenza e calamita` naturale, la cui richiesta formale sara` inviata tempestivamente non appena lemergenza stessa, cosi` come prescrive la normativa, sara` conclusa. Ringraziamo tutti i parlamentari che, in queste ore, si sono attivati per richiamare lattenzione del Governo sulle Marche. E un ringraziamento particolare va alla macchina dei soccorsi che sta operando come sempre con prontezza e professionalita`: Protezione civile regionale e territoriali, forze dellordine, Vigili del fuoco, sanitari, i tanti volontari che si stanno prodigando per portare aiuto alle popolazioni colpite. Gia` dalle prime manifestazioni meteorologiche conclude - la sala operativa della Protezione civile regionale ha inviato costanti messaggi informativi alla sala operativa nazionale e un filo diretto e` sempre aperto con il capo Dipartimento nazionale Gabrielli. Per il resto qualsiasi sterile polemica, oggi, e` del tutto fuori luogo. PROCEDURA PER LA RICHIESTA DELLO STATO DI EMERGENZA E CALAMITA NATURALE Ai sensi della legge 225 del 1992, lo stato di emergenza e di calamita` naturale non puo` essere richiesto fino a quando lemergenza stessa non sia conclusa. La richiesta, accompagnata da documenti tecnici che comprovino la sussistenza di unemergenza non fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari, puo` a quel punto essere inoltrata alla presidenza del Consiglio dei ministri.