AllAuditorium Carisap di Ascoli Piceno si e` svolto il convegno che ha chiamato a raccolta tantissimi tecnici ed esperti per trattare la pratica delle discipline sportive, quali il nuoto, da parte dei diversamente abili. Organizzato dalla Cavalluccio Marino associazione sportiva dilettantistica sambenedettese, nonche` centro di formazione del Comitato italiano paralimpico, lappuntamento e` stato unoccasione di aggiornamento professionale per gli addetti ai lavori e che ha visto una folta presenza di autorita` e personalita`. Presenti, tra gli altri, il presidente della Federazione italiana nuoto paralimpico, Roberto Valori e lassessore Sandro Donati che ha portato il saluto della giunta regionale.
Far svolgere attivita` sportiva ad un disabile ha detto Donati - vale veramente la pena perche` oltre a dargli un diritto alla vita, il diversamente abile e` capace di offrirci una lezione di serenita` e soprattutto ci mostra una grande sensibilita` ed un migliore approccio ad affrontare le diverse discipline sportive. Occorre un contesto adattato, un ambiente favorevole, nel quale gli stimoli siano adeguati alla condizione fisica del disabile. Solo cosi` si possono proporre dei nuovi interessi, ricreando i presupposti per un'adeguata motivazione alla collaborazione del soggetto, per ricostruire attivamente la propria esistenza. Con lo sport scuramente si ottiene un contesto sociale e ambientale rispondente a queste esigenze e si allontana ogni forma di sguardo pietistico.
Infatti, i relatori intervenuti allincontro hanno sottolineato come in tanti sport, in particolare il nuoto, e` di notevole importanza per gli allenatori ed istruttori dedicare grande attenzione allo studio delle tecniche corrette di esecuzione degli esercizi al fine di conoscerle ed esporle ai propri allievi.
Per questo ha sottolineato Valori abbiamo sottoscritto un protocollo dintesa con la Federazione italiana nuoto incentrato sulla formazione che e` un aspetto centrale per qualsiasi disciplina sportiva, soprattutto per quella che svolgiamo noi.
Il tecnico non e` solo un conoscitore degli esercizi, ma e` colui che escogita soluzioni per ottimizzare ed accrescere sia la tecnica che la consapevolezza dellallievo. Limportanza di una metodologia dellinsegnamento e` fondamentale per adeguare gli interventi alle caratteristiche ed alle necessita` degli allievi. Ce` da dire che il pietismo non fa per questi ragazzi, definiti i disabili moderni, visto che non chiedono assistenzialismo e pacche sulle spalle, ma desiderosi di raggiungere i traguardi della vita solo con le proprie forze. Il mondo dei disabili e` cambiato, diversa la mentalita` soprattutto nel fare sport con innovativi allenamenti e coach meno protettivi. Lappuntamento ha voluto anche sottolineare che senza una sana politica di integrazione, coadiuvata da regole certe volte ad assicurare uguaglianza tra tutti i cittadini, non si riuscira` mai ad abbattere alcun tipo di barriere sia materiali che morali. (a.f.)
|