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28/03/2011

LE MARCHE NEGLI USA PER TRATTARE LA RESTITUZIONE DELL’ATLETA DI FANO, MEGLIO NOTO COME LISIPPO: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPACCA INCONTRA I VERTICI DEL J. PAUL GETTY DI LOS ANGELES.

Le Marche alla riconquista del Lisippo. Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, accompagnato dal dirigente del Servizio cultura Raimondo Orsetti, ha visitato il prestigioso museo J. Paul Getty Trust a Los Angeles nellambito di una missione in California finalizzata principalmente a trattare la restituzione allItalia dell'Atleta di Fano, scultura bronzea risalente al periodo ellenistico realizzata dallo scultore greco Lisippo. Unopera rinvenuta nel 1964 da un pescatore fanese al largo di Fano e successivamente entrata in possesso del museo californiano che la espose per la prima volta nel 1974. Nel 2007 lassociazione culturale Le cento citta` presento` un esposto alla Procura di Pesaro per violazione delle norme doganali e contrabbando e il pm Silvia Cecchi chiese al gip dellepoca Daniela Barberini, la confisca della statua. L11 Febbraio 2010 il gip Mussoni decide per la confisca dellopera ma il Getty chiede la sospensione della confisca, richiesta respinta il 21 Aprile 2010 dal tribunale di Pesaro. L'incontro del presidente Spacca con la direzione del museo e` avvenuto dunque alla vigilia della sentenza definitiva che il gip di Pesaro sara` chiamato a pronunciare su una vicenda tanto annosa quanto sentita in Italia e nelle Marche. Una missione, quella del presidente Spacca, particolarmente significativa: dopo un contenzioso trentennale, proprio pochi giorni fa il J. Paul Getty Trust ha dovuto restituire all'Italia la Venere di Morgantina e lattenzione anche mediatica verso il prestigioso ente culturale in seguito a questa vicenda rappresenta secondo le Marche terreno fertile per trattare anche la restituzione del Lisippo. Durante la sua visita al Getty, il presidente Spacca si e` soffermato a lungo dinanzi alla statua insieme al direttore della divisione antichita`, K. Wight, ed al vicepresidente M.A. Hartwig. La statua ha sottolineato Spacca ricopre un valore di grande testimonianza per la cultura italiana. Le Marche da tempo hanno espresso il loro straordinario interesse affinche` questa opera darte ritorni a Fano. Abbiamo fiducia verso un'istituzione prestigiosa come il Getty che sicuramente vorra` interpretare correttamente questa richiesta: sarebbe il modo piu` significativo per manifestare in chiave etica il proprio ruolo di ente culturale di rilevanza mondiale. A fronte di cio` Spacca ha dichiarato l'impegno della Regione Marche ad attivare una proficua collaborazione culturale con il museo. Da parte loro, i vertici dell'ente culturale Americano hanno apprezzato il primo confronto avuto con le Marche, dimostrando interesse ad approfondire il percorso delineato, anche in base agli accordi sottoscritti con il Ministero dei Beni Culturali italiano. Un percorso, dunque, avviato e che potrebbe concretizzarsi con una visita del direttore del J. Paul Getty Trust, invitato dal presidente Spacca, nelle Marche. SCHEDA: LATLETA DI FANO L'Atleta di Fano, Atleta vittorioso, Atleta che si incorona o Lisippo di Fano, conosciuto negli Stati Uniti anche come Victorious Youth (Giovane Vittorioso) o Getty Bronze, e` una scultura bronzea risalente al periodo ellenistico realizzata dallo scultore greco Lisippo (IV sec. a.C.) Le dimensioni della statua sono in altezza (misurata dal capo al polpaccio, visto che i piedi non sono presenti) 151,5 cm, in larghezza 70,0 cm e in profondita` 28,0 cm. Quindi le dimensioni erano proporzionate al vero. Il peso e` di 50 kg circa. L'ipotesi piu` accreditata e` che la statua sia naufragata nel medio Adriatico insieme alla nave che la stava trasportando dalla Grecia verso la penisola italiana, diretta probabilmente al porto di Ancona. Vicende della statua dal ritrovamento a oggi E un venerdi` del settembre 1964 quando il peschereccio Ferruccio Ferri di Romeo Pirani, un pescatore fanese morto nel 2004, ripesca la statua al largo di Fano. Con i compagni Pirani sotterra il bronzo in un campo di cavoli e mette in circolazione una fotografia. A Gennaio racconto` poi si presento` un signore di cui non so il nome, che lo compro` per tre milioni e mezzo di lire. Che ci siamo spartiti fra noi. Nel 1974 il Museo Getty di Los Angeles espone per la prima volta la statua di Lisippo. Lha pagata 3,9 milioni di dollari, ma come sia entrata a far parte della sua collezione resta un mistero. Secondo lo storico fanese Alberto Berardi lAtleta lascio` Gubbio con una spedizione di forniture mediche inviate in Brasile ad un missionario. Poi fu acquistato dal consorzio internazionale darte Artemis e, nel 1971, spedito al Dorner Institut di Monaco per il restauro. Lallora direttore del Metropolitan Museum Thomas Hoving esamina il bronzo nel 1972 a Monaco ma non conclude lacquisto per i troppi dubbi sulla provenienza. Anche Paul Getty rinuncia, ma alla sua morte loperazione va in porto. Nel 1990 il Ministero dei Beni Culturali italiano segnala a quello degli Esteri che un nuovo frammento del Lisippo e` stato dissotterrato dal campo di cavoli di Carrara di Fano. Ma la trattativa Italia-Usa si riapre solo in seguito, con il ministro Rocco Buttiglione e poi con il successore e vice premier Francesco Rutelli, che vince un braccio di ferro con il Getty per la restituzione di 39 opere esportate illegalmente, fra cui la Venere di Morgantina. LAtleta di Fano pero` e` troppo importante per il museo californiano. E lex direttore Michael Brand insiste: non ce` alcuna prova che appartenga allItalia. Fano e le Marche non si arrendono. Il 4 Aprile 2007 lAssociazione Culturale Le cento citta` presenta un esposto alla procura di Pesaro per violazione delle norme doganali e contrabbando. Il pm Silvia Cecchi chiede al gip dellepoca Daniela Barberini, la confisca della statua: una sanzione accessoria, applicabile anche quando il reato e` prescritto. Il 19 Novembre 2007 il gip rigetta la richiesta. Il pm e Le Cento Citta` fanno ricorso, con il sostegno dellAvvocatura di Stato e il 12 giugno 2009 il nuovo gip Lorena Mussoni dichiara il bronzo patrimonio indisponibile dello Stato. Essendo stata ripescata da una nave italiana e sbarcata a Fano, la statua era soggetto a obbligo di denuncia e lo Stato avrebbe dovuto poter esercitare un diritto di prelazione o di acquisto coattivo. Il responsabile della collezione Getty, Stephen Clark viene interrogato il 21 dicembre 2009 a Pesaro, produce documenti sulla presunta buona fede del museo. 11 Febbraio 2010 il gip Mussoni decide per la confisca dellopera Il Getty chiede la sospensione della confisca. Il 17 Febbraio 2010 la Giunta della Regione Marche delibera ladozione di iniziative giudiziarie ed extragiudiziarie a sostegno del tentativo dellAvvocatura di Stato di pervenire ad una pronuncia da parte della Autorita` giurisdizionale degli Stati Uniti di contenuto favorevole alla restituzione della statua. 21 Aprile 2010 il tribunale di Pesaro respinge la sospensione del Getty.