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21/04/2011

SCUOLA, INCONTRO IN REGIONE CON SINDACATI E PARLAMENTARI. DENUNCIA DI CGIL CISL E UIL : 3424 POSTI IN MENO IN TRE ANNI.LUCHETTI: AFFIANCARE QUALSIASI AZIONE PER RIPORTARE IL PROCESSO EDUCATIVO AL CENTRO DELLA RIFLESSIONE POLITICA. LA SITUAZIONE E' INSOST

La Scuola e` unistituzione primaria che non appartiene a nessuno schieramento politico. E i problemi che questo fondamento della societa` sta attraversando sono tali e tanti e di inaudita gravita` che bisogna affiancare qualsiasi azione per riportare il processo educativo al centro della riflessione politica, se vogliamo garantire davvero un futuro ai nostri giovani. Cosi` lassessore regionale allIstruzione, Marco Luchetti intervenuto allincontro indetto dai Sindacati CGIL CISL UIL Scuola con i parlamentari marchigiani e i rappresentanti istituzionali per denunciare la gravissima situazione dei tagli agli organici effettuati dal Ministero allIstruzione che ha colpito la nostra regione. Presenti allincontro nella sede della Regione Marche i parlamentari Marina Magistrelli, Carlo Ciccioli, Letizia De Torre e i consiglieri regionali Giacomo Bugaro e Francesco Massi. I Sindacati hanno fotografato la situazione attuale in un documento che sara` trasmesso al Ministro Gelmini, dove si evidenzia con dati 0specifici e documentati un numero eclatante di riduzioni: 3424 persone in meno tra docenti e ATA negli ultimi tre anni. Personale dell organico di diritto e non dellorganico di fatto, sulla base del quale vengono modulate anche le risorse economiche da trasferire. Per numero di addetti, e` il bacino piu` grande di forza lavoro, piu` di qualsiasi grandissima impresa ha sottolineato Luchetti, denunciando linsostenibilita` di alcune situazioni come limpossibilita` in alcuni casi di aprire la scuola al mattino perche` manca un collaboratore scolastico ed e` importante arrivare allesecutivita` del Titolo V, perche` non vi e` piu` a livello centrale la percezione delle reali esigenze locali. Non solo da noi aumentano le pluriclassi ( ben 114), ma vi e` impossibilita` di programmazione se non si rimoduleranno certi tagli. Il segnale e` controproducente e pericoloso: inutile essere virtuosi se poi si subiscono tagli drastici e indiscriminati. Occorre una presa di coscienza forte da parte di tutte le forze politiche, altrimenti il sistema scolastico regionale andra` letteralmente a pezzi. I Sindacati chiedono quindi nellimmediato di condividere e assumere la responsabilita` di come e` attualmente lassetto della scuola marchigiana e di intervenire nelle sedi istituzionali e presso il Ministro Gelmini, perche` riduca il taglio o dia alla nostra Regione risorse aggiuntive. Risorse umane per garantire tra laltrro la scuola dellinfanzia a tutti i bambini di tre anni e maggiore tempo scuola;- il tempo pieno nella primaria;- il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado;- classi non sovraffollate nel rispetto delle norme sulla sicurezza; la continuita` didattica attraverso gli organici funzionali pluriennali;- lassunzione a tempo indeterminato dei precari su tutti i posti disponibili e vacanti per dare stabilita` all organizzazione della scuola. La nostra Regione evidenziano le rappresentanti sindacali Francesca Conti, Claudia Mazzucchelli, Paola Martano rispettivamente di CISL SCUOLA, UIL SCUOLA SNALS CONFSAL -, ha sempre applicato le leggi dello Stato dimostrandosi virtuosa. Sono stati evitati gli sprechi, ma questo non ci ha ripagato perche` il Governo ha fatto cassa attraverso tagli lineari, senza tenere conto delle reali esigenze del territorio. Adesso il sistema scolastico marchigiano e` seriamente minacciato e gli Uffici scolastici provinciali non sono in grado di realizzare i tagli richiesti senza intaccare pesantemente la qualita` della scuola. Tutte e cinque le province sono sconcertate dalla scure abbattutasi sulla scuola. E chiaro che le situazioni sul territorio sono diversificate a causa della conformazione geografica della nostra Regione e che non sono possibili ne` il funzionamento ne` lautonomia della scuola senza risorse economiche e strutturali adeguate e senza che venga riconosciuta una dotazione organica funzionale che consenta ai nostri giovani quella formazione di qualita` che tutti invocano e di cui il nostro Paese e la nostra Regione hanno estremo bisogno.