Sara Giannini, assessore alle Attivita` produttive della Regione Marche, ha preso parte alla presentazione del Rapporto annuale sullindustria marchigiana, realizzato dal Centro studi Confindustria Marche, in collaborazione con il gruppo Banca Marche, che analizza lo stato di salute dell'economia produttiva regionale nellanno passato.
Levento promosso da Confindustria Marche sottolinea la Giannini rappresenta un momento importante di riflessione e approfondimento sullo stato di salute delleconomia regionale e sulle sue prospettive. In questa fase di incertezza, dove accanto a segnali di ripresa persistono ancora pesanti strascichi soprattutto occupazionali, ce` bisogno di apporti qualificati. I personaggi di primo piano oggi qui presenti permettono, assieme allo studio realizzato da Confindustria e Banca Marche, di accrescere la conoscenza delle trasformazioni in atto nel nostro territorio. Orientamenti utili per i decisori politici, affinche` strategie e risorse sempre piu` scarse, possano essere focalizzate sulle priorita` oggettive emergenti dalla situazione contingente. Il recupero delle esportazioni messo a segno nella parte finale del 2010 dai principali distretti marchigiani, rispetto al 2009, rappresenta un segnale positivo e uniniezione di fiducia. Permangono, tuttavia, le difficolta` del Fabrianese e di altri territori, assieme alla perdurante situazione negativa dellartigianato. I dati sulla disoccupazione e la cassa integrazione poi non sono ancora tranquillizzanti. Il contesto finanziario in cui si trova ad operare la Regione nel sostegno alle attivita` dimpresa e` a dir poco difficile. I tagli da parte del Governo nazionale sono continui, senza precedenti e la cinica indifferenza di Roma verso le drammatiche difficolta` determinate dallalluvione, a cui e` stata data risposta con linedita `tassa sulle disgrazie, lasciano esterrefatti. Il ricorso alla Consulta presentato contro questo provvedimento iniquo e` stato inevitabile, anche se abbiamo confidato fino allultimo di poter evitare cio` e di convincere il Governo a ritirare una norma palesemente contraria allo spirito di solidarieta` nazionale che informa la nostra Repubblica. Un vero e proprio schiaffo che cade nel 150 anno dallUnita` dItalia.
Per far fronte a cio` abbiamo avviato un fondo di solidarieta` di 5 milioni, in grado, attraverso la concessione di garanzie bancarie, di attivare provviste finanziarie agevolate per 40 50 milioni di euro.
In questo quadro lazione della Regione si e` sviluppata su tre assi portanti: concentrazione delle risorse sui fattori alti di competitivita`, complessivamente, tra ricerca, innovazione e distretti, abbiamo stanziato risorse per oltre 17 milioni di euro. E se i tempi di gestione dei bandi si sono allungati e` stato semplicemente perche` le stesse associazioni di categoria hanno chiesto cio`, vista la complessita` dei progetti e la selettivita` dei contributi, che vanno nella direzione opposto agli aiuti a pioggia, cosi` spesso e giustamente criticati.
In secondo luogo abbiamo posto in essere azioni di sistema, per rendere piu` semplice e agevole lesercizio di attivita` dimpresa: le misure per facilitare laccesso agli appalti, accordi con il sistema bancario per la cessione certificata dei crediti vantati verso lamministrazione pubblica. E ancora, impulso alla diffusione sempre maggiore dello sportello unico per le imprese nei comuni marchigiani.
In terzo luogo, abbiamo portato avanti la rappresentanza degli interessi delle imprese nellambito della Conferenza Stato Regioni, dove le Marche hanno la responsabilita` della Commissione attivita` produttive. (f.b.)
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