Creazione di nidi per linfanzia e di voucher per lacquisto di servizi socio educativi per i minori. Due macro interventi, LIFE e OASIS, rivolti alle donne, che la Regione Marche intende realizzare per favorire la conciliazione di tempi di vita e di lavoro.
LIFE intende avvicinarsi agli standard indicati dallUE di crescita economica attraverso la valorizzazione delle donne lavoratrici, le quali spiega lassessore alle Pari Opportunita`, Serenella Moroder nel resto dellEuropa sono pari al 60% della popolazione femminile e i servizi per la prima infanzia sono accessibili al 33% dei bambini. Potenziare i servizi dei nidi contribuisce in modo rilevante al raggiungimento di questi obiettivi, realizzando per le donne un servizio per i propri figli piu` consono alle esigenze di conciliazione.
Tra i risultati attesi, laumento dellofferta di servizi con conseguente aumento della qualita` degli stessi, la creazione di partenariati pubblico/privati e maggiori opportunita` di lavoro per giovani educatori ed educatrici ora disoccupati.
Tra le tipologie di intervento riconducibili a LIFE ce` il servizio innovativo Educatrici domiciliari-mamme di giorno che si svolge nel domicilio di un educatore o di una mamma appositamente formata che mette a disposizione uno spazio idoneo per un gruppo di non piu` di 5 bambini di eta` compresa tra i 12 e i 36 mesi.
La finalita` generale di OASIS risiede nella volonta` di aumentare loccupazione femminile. Il contributo voucher consiste in un aiuto economico, di un valore massimo di 1500 euro, che vuole sostenere le donne ad affrontare le difficolta` di coniugare impegni lavorativi e familiari di cura di minori. Il voucher puo` essere concesso per contribuire alle spese delle famiglie per i servizi di prima infanzia, comprese quelli di baby sitting regolarmente documentate; per la frequenza di ludoteche, di campi scuola, di centri estivi; per laccesso a servizi e prestazioni per figli disabili.
Lintroduzione del voucher di conciliazione dice Moroder e` una risposta alla necessita` di sostenere, attraverso lintervento pubblico, la domanda di servizi di assistenza per bambini, preservando al tempo stesso un meccanismo di mercato nellassegnazione delle risorse e un pieno rispetto del ruolo centrale della famiglia nella scelta delle prestazioni piu` idonee.
La pianificazione delle risorse, dei modi e dei tempi di realizzazione delle attivita`, sara` affidata alle cinque Province marchigiane le quali potranno integrare le risorse con fondi propri.
Sono disponibili complessivamente 1.014.008 euro; di questi, 973.448 suddivisi alle cinque Province secondo il numero delle donne residenti in ciascuna di esse e 40.560 trattenuti dalla Regione per sostenere i costi per lassistenza tecnica.
Possono presentare richieste di contributo gli enti locali presenti nel territorio di riferimento; soggetti privati e datori di lavoro pubblici e privati che gestiscono o sono intenzionati ad attivare un servizio di pubblica utilita` in forma convenzionata con un ente pubblico; donne occupate, disoccupate, inoccupate, professioniste.
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