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18/05/2011

IN SINERGIA PER PROMUOVERE IL BENESSERE DEI GIOVANI. La proposta di legge “Norme in materia di politiche giovanili”

Promuovere programmi per i giovani, attivare strumenti, progetti socioculturali e forme di partecipazione giovanile in attivita` fondate su creativita`, crescita civile e democratica. In un percorso coordinato, in collaborazione proficua, efficace e senza sovrapposizioni per la promozione del benessere e leffettiva partecipazione sociale dei giovani. E lassessore alle Politiche Giovanili, Serenella Moroder, ad esplicitare le finalita` della proposta di legge Norme in materia di politiche giovanili deliberata nel corso dellultima Giunta. E frutto afferma lassessore - del lavoro congiunto con i soggetti del territorio che a maggior titolo si occupano di politiche a favore dei giovani. Nasce, infatti, dal confronto in un tavolo tecnico di lavoro al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti della Regione, i funzionari delle cinque Province e i rappresentanti dellAnci Giovani delle Marche. Occorre mirare ad un obiettivo strategico, spiega Serenella Moroder, ovvero rendere le politiche giovanili il fulcro di tutte le politiche: di promozione umana e culturale, dell'istruzione, del lavoro e della formazione, della sicurezza e delle politiche socio sanitarie e abitative. Il testo rappresenta essenzialmente una proposta di principi e di organizzazione, in particolare intende promuovere processi di integrazione delle politiche a favore dei giovani e valorizzare le loro potenzialita` rendendo piu` efficaci gli interventi a loro diretti; ha lobiettivo di garantire lintersettorialita` e la trasversalita` delle azioni e assicurare modalita` di raccordo e coordinamento delle iniziative che riguardano le diverse possibilita` offerte ai giovani, la loro capillare e completa diffusione a livello informativo; definisce i raccordi, le funzioni e i compiti amministrativi di Regione, Province e Comuni; esplicita le modalita` di concertazione delle politiche con gli enti locali. Unarchitettura organizzativa, quindi, fondata su compiti e funzioni messi a sistema: la Regione ha la funzione di programmazione e di indirizzo, le Province quella di coordinamento, mentre i Comuni, in base al principio di sussidiarieta` e alla capacita` di lettura dei bisogni, attuano interventi e azioni a favore dei giovani. Sono soprattutto i Comuni chiamati a fare rete in un contesto di crescenti difficolta` economiche che esigono una razionalizzazione degli interventi. Lelemento innovativo della proposta di legge e` la sua struttura di tipo promozionale che vuole favorire la partecipazione istituzionale e sociale di un piu` ampio universo di giovani.