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24/05/2011

RIDUZIONE OUTLOOK RATING DELLA REGIONE MARCHE

Il 24 maggio 2011 Standard & Poors, a seguito del peggioramento delle prospettive del rating della Repubblica italiana, ha comunicato il cambiamento delle prospettive del rating della Regione Marche. Lassessore al Bilancio, Pietro Marcolini, ha cosi` commentato la vicenda: Siamo tranquilli, il rating delle Marche si riduce nella forma ma non nella sostanza, solo in conseguenza dellabbassamento di quello nazionale. Il rating della Repubblica italiana infatti e` passato da A+/prospettive stabili ad A+/prospettive negative. Poiche` secondo la metodologia di Standard & Poors i rating degli enti locali e regionali non possono assumere valori superiori al rating assegnato allo Stato sovrano, Standard & Poors ha dovuto rivedere le prospettive dei 12 enti italiani aventi lo stesso rating della Repubblica italiana, tra cui quello della Regione Marche. Pertanto, anche il rating della Regione Marche e` passato da A+/prospettive stabili ad A+/prospettive negative. Le prospettive del rating sulle emissioni della Regione Marche, garantite o servite direttamente dallo Stato, variano di conseguenza. Tuttavia, come gia` comunicato il 31 marzo 2011 in occasione della conferma del rating della Regione Marche, Standard & Poors ha rilevato che, in assenza del limite posto dal rating nazionale rispetto a quello regionale, il merito di credito indicativo della Regione Marche sarebbe superiore, cioe` pari ad aa-. Il peggioramento delle prospettive del rating per la Repubblica italiana e` legato ai rischi relativi al piano di riduzione del debito previsto per il periodo 2011-2014. Cio` in quanto il livello di crescita effettivo per questo periodo potrebbe essere inferiore rispetto al tasso medio di aumento del PIL attualmente preso come riferimento, pari al 1,3%. Standard & Poors reputa inoltre che il potenziale stallo politico rischia di contribuire a un rilassamento nella gestione dei conti pubblici. Se una di tali eventualita` o la combinazione di esse dovesse realizzarsi, e il debito generale dellItalia rimanesse quindi allattuale livello elevato, Standard & Poors potrebbe procedere a un abbassamento del rating della Repubblica italiana. Se invece il Governo italiano trovasse il supporto politico per mettere in atto misure volte allaumento della competitivita`, attraverso riforme strutturali che consentissero un aumento della crescita e una riduzione del livello del debito, il rating dellItalia potrebbe rimanere inalterato. Sta quindi nella capacita` di riformare la politica economica nazionale il presupposto di una stabilizzazione del merito di credito del nostro Paese e delle nostra Regione.