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22/06/2011

EMERGENZA RIFIUTI REGIONE CAMPANIA, LE TAPPE DELLA VICENDA

In riferimento alle considerazioni odierne, rilasciate alla stampa dallassessore allAmbiente della Provincia di Pesaro e Urbino, Tarcisio Porto: Lassessore Sandro Donati vaneggia.Gli ricordo che lunico incontro avuto in Regione, su mia richiesta, e` stato a novembre, la Regione Marche ripercorre le tappe della vicenda. Il 24 novembre 2010 il Ministro per i Rapporti con le Regioni, in sede di Conferenza Stato-Regioni, evidenziava la criticita` esistente in Campania per lo smaltimento dei rifiuti urbani. In tale sede lAssessore allAmbiente della Regione Marche dichiarava che non esistevano le condizioni per poter accogliere quantitativi di rifiuti dalla Campania in misura tale da poter contribuire in modo significativo a dare soluzione al problema senza rischiare di mettere a repentaglio l'autosufficienza locale ma che le Marche si sarebbero comunque mosse in un'ottica di solidarieta`, di concerto con tutte le altre Regioni. Il 29 novembre 2010, sempre in Conferenza Stato-Regioni, il Governo chiedeva formalmente alle Regioni una concreta solidarieta` per far fronte all'emergenza della Campania e accoglieva l'esigenza dalle stesse prospettata di un approfondimento tecnico-operativo. Le Regioni davano una disponibilita` ad accogliere i rifiuti della Campania, previa verifica con le singole Amministrazioni delle effettive capacita` e delle modalita` di conferimento e di ogni altro aspetto tecnico-amministrativo. Martedi` 30 novembre 2010 il Ministero dell'Ambiente avviava il Tavolo tecnico con tutte le Regioni e, in tale ambito, le specifiche richieste delle Marche relative a garanzie ambientali (smaltimento solo di rifiuti urbani trattati, caratterizzazione dei rifiuti in partenza da parte dell'ARPA Campania, verifica in arrivo da parte dell'ARPAM, utilizzo solo di autotrasportatori iscritti all'Albo Gestori rifiuti) ed economiche (garanzia di pagamenti in tempi rapidi e certi) venivano verificate, approfondite ed accolte. Le modalita` operative per lattuazione dellIntesa Tecnica venivano rinviate a specifico Accordo fra le Regioni Marche e Campania. Si conveniva inoltre, dintesa con il Ministero dellAmbiente, che le attivita` di verifica e di monitoraggio delle operazioni sarebbero state assicurate dalle ARPA territorialmente competenti. Il 2 dicembre 2010 si teneva un incontro fra lAssessore allAmbiente della Regione e quello della Provincia di Pesaro e Urbino nel quale veniva illustrata la situazione e chiesta collaborazione. Il 3 dicembre 2010 la Regione, alla luce di tale incontro, chiedeva formalmente alla Provincia di Pesaro e Urbino di voler confermare la disponibilita` ipotizzata e di voler verificare, con i Comuni interessati e con i gestori degli impianti la loro disponibilita` allo smaltimento dei rifiuti della Campania e le principali modalita` operative (CER, quantitativi, frequenze, orari, prezzo ecc.). Il 3 dicembre 2010 la posizione della Regione Marche di disponibilita` in un contesto che coinvolgesse piu` Regioni e nel rispetto di ogni garanzia ambientale e finanziarie, veniva riconfermata in sede di Conferenza Stato-Regioni dal Vice Presidente Petrini. Nei giorni successivi lAssessore Provinciale, Tarcisio Porto, comunicava allAssessore Donati, in occasione di un incontro, di aver avviato un Tavolo di concertazione alla luce della richiesta del 3 dicembre. Il 23 dicembre 2010 si teneva un Tavolo Tecnico, promosso dalla Provincia, che concludeva positivamente i lavori con la disponibilita` di ASET (per la discarica di Monteschiantello di Fano) e di MMS (per quella di Tavullia di Pesaro) ad accettare, con specifiche garanzie finanziarie, ambientali e di legalita`, ciascuna 750 tonnellate di rifiuti. Il 7 marzo 2011 lAssessore allAmbiente della Provincia di Pesaro e Urbino comunicava che erano state compiute le necessarie procedure, tese verificare le condizioni e i requisiti che potessero garantire il regolare conferimento dei rifiuti presso i nostri impianti di smaltimento. Nella stessa lettera confermava che il 23 dicembre 2010 i rappresentanti degli Enti aventi in gestione le principali discariche strategiche della Provincia avevano prospettato la piu` ampia disponibilita` ad accettare i rifiuti generati nel corso dellemergenza purche` risultassero contestualmente rispettati i necessari requisiti quali-quantitativi richiesti dai soggetti gestori e condivisi con i nostri stessi Uffici. Comunicava inoltre la disponibilita` a condividere e sottoscrivere formalmente quanto risultera` piu` articolatamente richiesto in sede di stipulazione dei protocolli dintesa alluopo previsti. Il 14 marzo 2011 lAssessore Donati rendeva comunicazione alla Giunta Regionale della situazione e proponeva percio` di dare corso alle procedure per la stipula dellAccordo. Il 22 marzo 2011 veniva cosi` trasmessa un Ipotesi di Accordo alla Regione Campania e al Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino. Il 25 marzo 2011 la Regione Campania avanzava alcune proposte di modifica allIpotesi di Accordo inviata dalla Regione Marche. Il 28 marzo 2011 la Regione Marche trasmetteva al Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino e allAssessore allAmbiente le richieste di modifica della Regione Campania. Concludeva la lettera: E parere di questa Regione che ogni aspetto sia tecnico che economico sia condiviso da tutti i soggetti interessati prima della formale approvazione dellAccordo interregionale che sarebbe vanificato dalleventuale mancata definizione dei contratti fra le parti interessate. Si chiedeva inoltre di voler valutare quanto sopra e di dare riscontro per ladozione degli atti da parte della Regione Marche e ella Regione Campania. In sostanza, si subordinava la sottoscrizione dellAccordo al pieno consenso delle parti interessati (gestori degli impianti ed Enti Locali). Il 20 aprile 2011 lAssessore allAmbiente della Provincia di Pesaro e Urbino dava comunicazione della convocazione per il 9 maggio 2011 di una riunione con Marche Multiservizi, ASET, ARPA Marche, ARPA Campania e SAPNA (la societa` pubblica di Napoli che gestisce i rifiuti urbani per lo smaltimento) per la definitiva configurazione dellAccordo interregionale. Dallincontro tecnico scaturiva la decisione di elaborare un documento da sottoporre allattenzione della parte politica rappresentante la Provincia di Pesaro e Urbino mediante il quale rendere perfettibile il prossimo accordo interregionale Marche-Campania. La Regione e` dunque in attesa di tale documento dalla Provincia, presupposto necessario per poter procedere. Da quanto sopra emerge la massima trasparenza e attenzione alle esigenze del territorio che, in ogni passaggio, ha seguito la Regione Marche sia a livello politico sia amministrativo. Altre Regioni (Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Toscana) hanno gia` definito Accordi per ben piu` rilevanti quantitativi (es. la Regione Puglia per 45.000 ton.. la Toscana per 15.000, il Lazio per 1.000, lEmilia Romagna per 5.000 ). La Regione Marche non ha a oggi sottoscritto nessun Accordo che consenta lo smaltimento dei rifiuti della Campania in impianti del proprio territorio. La Regione Marche ha solo dato una disponibilita` ad accogliere un limitato quantitativo di rifiuti urbani trattati, nel contesto di una situazione di emergenza che riguarda la popolazione della Campania.