Questa mattina, ad Ascoli Piceno, presso la sede dellAutorita` di bacino del fiume Tronto, si e` tenuta la conferenza stampa per presentare il programma degli interventi realizzati alla foce del Tronto e lintesa raggiunta con lEnea (Ente per le nuove tecnologie, lenergia e lambiente). Presenti, tra gli altri, lassessore regionale e presidente dellAutorita` di bacino interregionale del fiume Tronto, Antonio Canzian, il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Piero Celani, lassessore della Provincia di Teramo, Elicio Romandini, il direttore generale dellEnea, prof. Alessandro Martelli e il sub commissario prof. Pietro Maria Putti.
Il prossimo 28 agosto saranno conclusi i lavori del nuovo ponte stradale sulla S.S. Adriatica, in prossimita` di Martinsicuro, lungo 186 metri e largo 16. I lavori, dellimporto complessivo di oltre 17 milioni di euro, sono stati necessari per ampliare la sezione di deflusso del fiume Tronto, ma anche per garantire maggiore funzionalita` e sicurezza stradale alla viabilita` esistente con due marciapiedi: uno ad uso pedonale e laltro ciclabile. I lavori prevedono anche la demolizione del ponte stradale esistente.
LAutorita` di bacino dintesa con lEnea - ha detto Canzian - ha colto lopportunita` di utilizzare il ponte esistente ad arco sul fiume Tronto (da demolire), quale modello a scala reale per la sperimentazione tecnico-scientifica consistente nella verifica degli effetti dei carichi dinamici agenti sulle strutture. La tipologia strutturale del ponte ad arco e` tipica dei ponti ricostruiti nellimmediato dopoguerra e fortemente diffusi lungo la rete stradale italiana. E evidente che le nuove normative tecniche sulle costruzioni, sempre piu` restringenti e cautelative soprattutto riguardo allincremento dei carichi stradali, nonche` alle sollecitazioni sismiche, impongono una verifica sulla tenuta di detti ponti.
In questo senso ha concluso lassessore - vari Enti universitari, nonche` lEnea in prima linea, conducono studi su modelli per verificare gli effetti dei carichi dinamici agenti sulle strutture. Saranno utilizzate moderne strumentazioni in particolare le vibrodine, che consentiranno nel sottoporre la struttura ad elevate sollecitazioni dinamiche tali da portare la stessa fino a collasso. I risultati saranno messi a disposizione di tutta la comunita` scientifica e degli Enti gestori delle strade, al fine della prevenzione sui rischi di crolli.
Nel mondo ha sottolineato Martelli non si fanno prove di questo tipo su ponti esistenti per valutare i carichi dinamici sulle strutture. Visto che il ponte deve essere demolito, effettueremo delle prove molto spinte nel mese di settembre e valuteremo i risultati.
E il caso di dire ha dichiarato Romandini - che due province amiche, attraverso la realizzazione di questi lavori, hanno messo in rete i territori dellAbruzzo e delle Marche. (a.f.)
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