Questa mattina in Regione e` stato presentato il Rapporto annuale 2011 sul mercato del lavoro, redatto dallOsservatorio regionale. Hanno preso parte allevento, Marco Luchetti, assessore al Lavoro della Regione Marche, i componenti losservatorio, Gianluca Goffi e Corrado Pacassoni, oltre ai membri del Comitato tecnico scientifico, i docenti Eros Moretti e Stefano Staffolani. Ha introdotto e moderato i lavori, Fabio Montanini, dirigente settore Lavoro della Regione Marche. Marco Canonico, del servizio Lavoro, ha illustrato lattivita` dellOsservatorio, lo strumento che da dieci anni fornisce importanti dati sulleconomia regionale. E stata anche anticipata la prossima presentazione dellimportante studio inerente le famiglie marchigiane - circa 2500 le famiglie coinvolte nel campione - fotografate nel biennio critico 2008-2010, per avere uno spaccato su lavoro, risparmio e consumi.
I dati 2010 e le prime proiezioni sul 2011, si inseriscono sempre in un quadro generale ha detto Luchetti in apertura lavori e il quadro e` quello nazionale. Il nostro Paese risente della nuova divisione internazionale del lavoro, un nuovo scenario che riguarda anche le Marche. Non si tratta di problemi passeggeri, per questo la nottata puo` essere ancora lunga. La strategia di fondo messa in atto da anni dalla Regione si basa su innovazione e internazionalizzazione, occorre lavorare con le associazioni di categoria e le imprese affinche` dalle analisi si passi con decisione a dare concretezza a questo approccio. La Regione Marche, anche contro la crisi, ha messo in campo una serie dinterventi che stanno dando risultati concreti. Aspetti critici sono il ricambio generazionale e la formazione, ancora scarsa nelle piccole imprese, ma senza la quale linnovazione rimane difficile. Lassenza di politica industriale nazionale e` il problema maggiore, ma anche uno sforzo piu` forte da parte del sistema del credito e` essenziale per voltare pagina. Serve in sintesi un impegno corale per un rinnovato sistema economico regionale. Relativamente ai dati emergenti dal Rapporto, Luchetti ha rilevato come alcuni segnali positivi siano evidenti, crescono infatti gli occupati, diminuisce la disoccupazione, attestatasi nel 2010 al 5,7 per cento, uno dei migliori dati in Italia. Mentre continua a preoccupare la disoccupazione giovanile, anche se le azioni messe in campo dalla Regione lasciano ben sperare per il futuro. Il prestito donore regionale, ha visto infatti una grande domanda complessiva e 400 nuove imprese giovanili sono in procinto di partire.
Montanini ha evidenziato il confortante dato sulla cassa integrazione in deroga, che misura in un certo senso lo stato di salute delle aziende di piccole dimensioni. E in diminuzione ha detto il tasso duso della cassa in deroga, nel 2010 ce` stato meno del 40 per cento di utilizzo. Segno questo che le imprese, precauzionalmente, la richiedono, ma poi la usano meno di quanto preventivato, perche` la situazione aziendale si mostra, nei fatti, meno peggiore di quanto paventato inizialmente.(f.b.)
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