Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
13/07/2011

CACCIA AL CINGHIALE, LA GIUNTA REGIONALE APPROVA IL REGOLAMENTO A MARGINE DELLA SEDUTA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA. PETRINI: “CONTENERE GLI ANIMALI, RIDURRE I DANNI ALL’AGRICOLTURA”

La Giunta regionale ha approvato il regolamento per la caccia al cinghiale. Il testo disciplina la gestione degli ungulati sul territorio regionale, prevedendo norme specifiche anche per i cervidi. Lapprovazione e` avvenuta ieri (martedi` 12 luglio, N.d.R.) a margine della seduta dellAssemblea legislativa che ha votato la nuova legge regionale sulla caccia che riforma la precedente del 1995. Il regolamento anticipa il vice presidente Paolo Petrini disciplina il prelievo degli ungulati, in particolare del cinghiale, con lobiettivo di contenere la crescita della popolazione animale e di ridurre i danni causati allagricoltura, salvaguardando lincolumita` della popolazione. Le disposizioni adottate rafforzano gli strumenti di prevenzione e controllo introdotto con la nuova legge sulla caccia, consentendo una gestione del fenomeno con strumenti operativi piu` efficaci. Petrini evidenzia come il provvedimento rappresenti una risposta forte e tempestiva alle preoccupazioni degli agricoltori per contenere i danni sempre piu` rilevanti causati dagli animali. Una situazione che non puo` piu` essere definita di emergenza, ma che e` purtroppo divenuta un quotidianita` che va superata con decisione. il regolamento si pone proprio come uno strumento operativo efficace per risolvere a monte il problema, contenendo la proliferazione dei cinghiali, responsabili dei maggiori danni allagricoltura e causa di numerosi incidenti stradali. Il regolamento mira a mantenere una consistenza e una densita` degli ungulati compatibile con la produzione agricola e con lambiente, a tutela della biodiversita` e della sostenibilita` dellagricoltura, valorizzando il ruolo degli Ambiti territoriali di caccia (Atc). Ad essi vengono riconosciuti importanti funzioni operative e programmatorie, come la pianificazione territoriale, la ripartizione dei distretti e delle unita` di gestione, laccesso al prelievo. Inoltre il regolamento punta a salvaguardare le condizioni sanitarie del settore zootecnico (contrastando la trasmissione delle malattie infettive tra ungulati selvatici e domestici), ad attivare misure preventive per la tutela della sicurezza delle persone e delle produzioni agricole, contribuire alla conoscenza della diffusione degli ungulati (sulla base delle metodologie indicate dallIstituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale - Ispra). Il regolamento definisce, poi, le modalita` di caccia di selezione e di prelievo in forma selettiva negli Atc e nelle aziende faunistico venatorie. Labbattimento potra` essere effettuato valutando la capacita` ricettiva dei vari ambienti, conoscendo la reale consistenza e struttura dei popolamenti, attraverso una distribuzione programmata della pressione venatoria e con piani di prelievo determinati per specie, sesso e classi di eta`, attivando un controllo sanitario e statistico di tutti i capi abbattuti. Infine la Regione definira` programmi operativi con le Regioni confinanti per una gestione comune degli ungulati. E` sempre vietata limmissione di cinghiali in campo aperto. La pianificazione territoriale ammette la presenza di cinque capi per cento ettari nelle zone con seminativi inferiori al 40 per cento, due capi/100 ettari con seminativi compresi tra il 40 e il 70 per cento, nessun capo nelle zone con seminativi superiori al 70 per cento.