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01/08/2011

PROPOSTA DI LEGGE SULLA RIQUALIFICAZIONE URBANA SOSTENIBILE, L’ASSESSORE VIVENTI REPLICA AL CONSIGLIERE CARLONI: “PERCORSO PARTECIPATO E APPREZZATO, CHE ANTICIPA LA RIFORMA ORGANICA DEL GOVERNO DEL TERRITORIO”

La proposta di legge per la riqualificazione urbana sostenibile, attualmente al vaglio della competente Commissione del Consiglio regionale, fornisce la comunita` marchigiana di una serie di strumenti urbanistici che, nella fase istruttoria di confronto e di condivisione, sono stati apprezzati da tutti: enti locali, associazioni di categoria, professionali e culturali, i quali hanno concordato sugli aspetti essenziali ed espresso contributi rilevanti e positivi, recepiti nel testo approvato in Giunta. Lo afferma lassessore regionale al Territorio, Luigi Viventi, che replica alle critiche mosse, nei giorni scorsi, dal consigliere regionale del Pdl, Mirco Carloni, il quale ha chiesto il ritiro della proposta di legge. I punti programmatici sono pochi ricorda lassessore - ma di particolare rilievo: costruire sul costruito, con modalita` favorite anche dal meccanismo della premialita` rispetto alla cubatura edificabile; ridurre il consumo di suolo agricolo; spezzare, attraverso la perequazione, la connessione tra consumo di suolo e rendita di pochi; favorire la qualita` dellarchitettura urbana, incentivando, in questo modo, anche una serie di investimenti di livello. Il disposto normativo si riferisce ad aree importanti ed estese di molti centri urbani, che recano con evidenza i segni del degrado e di una insufficiente dotazione di infrastrutture pubbliche in materia ambientale ed energetica. Si tratta, dunque, di uno stralcio importante, che anticipa la riforma organica del governo del territorio, alla quale lassessorato allUrbanistica e gli uffici stanno attualmente lavorando. Tale anticipazione si e` resa necessaria anche a seguito dei gravi danni subiti da alcune aree delle Marche con le alluvioni del mese di marzo, ennesimo campanello dallarme sulla necessita` urgente di voltare pagina nel modo di fare urbanistica, definendo un nuovo sistema di interventi, coerente con le linee strategiche dellEuropa in materia di sviluppo delle citta`, sui quali possibilmente orientare anche cospicua parte delle risorse finanziarie dei programmi comunitari 2014-2020. Lunico punto critico registrato in sede di confronto riguarda lart. 11, che vieta di adottare nuovi Prg o varianti ai Prg vigenti che prevedono ulteriori espansioni di aree edificabili nei Comuni che non hanno completato per almeno il 90 per cento ledificazione delle aree esistenti con medesima destinazione duso. Sul limite del 90 per cento si puo` aprire la discussione, ma certo e` che un limite va previsto, altrimenti si vanifica il principio ispiratore della legge, che, per riqualificare il territorio e preservarlo in tutti i suoi aspetti, prevede di costruire sul costruito, recuperando cio` che e` brutto o pericoloso e immettendo negli spazi urbani dosi robuste di qualita` edilizia, architettonica, tecnologica, energetica, paesaggistica, gestionale e dimpresa. Allinterno di queste coordinate sarebbe, ovviamente, contraddittorio proseguire con lapplicazione di politiche meramente espansive delle citta`.