Il percorso attuato dalla Regione Marche e` volto a garantire la tutela ambientale al fine di scongiurare possibili episodi come quello veneto, prevedendo maggiori approfondimenti rispetto alle ordinarie attivita` di controllo. Lo afferma lassessore regionale allAmbiente, Sandro Donati, che replica alle considerazioni del consigliere regionale Adriano Cardogna che ha invitato la Regione ad adottare precauzioni massime. Donati ribadisce che laccordo con lAPI raffineria vuole tutelare loccupazione e lambiente. Laccordo prevede infatti monitoraggi - sostiene lassessore - che comunque, come nel caso veneto dellARPAV, saranno a cura e sotto la responsabilita` dellARPAM. Bisogna anche tenere conto delle condizioni ambientali e del tipo di impianto, perche` le tipologie di rigassificatori sono comunque diverse. Anche le condizioni geografiche indicano che gli elementi da valutare sono diversi tra larea del delta del Po e la costa adriatica falconarese. Il percorso fatto finora con lAPI vuole consentire che le esigenze occupazionali e quelle ambientali possano coesistere nei prossimi anni. Le attivita` di controllo saranno costantemente presenti in tutte le fasi di realizzazione e gestione dellimpianto.
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