A un anno di distanza dallavvio del fondo Bei per le imprese, possiamo tirare un primo bilancio positivo: gia` quasi duecento aziende hanno fatto ricorso a questo strumento di agevolazione. Mentre il Governo nazionale impone tagli su tagli, senza proporre nulla per sostenere lo sviluppo produttivo e loccupazione, la Regione Marche cerca vie alternative per agevolare le imprese che investono. Sara Giannini, assessore alle Attivita` produttive, commenta cosi` il primo anno di operativita` del fondo da 200 milioni di euro per operazioni di finanziamento agevolato alle imprese marchigiane. I fondi erano stati reperiti dalla Regione presso la Bei (Banca europea degli investimenti) e sono gestiti attraverso gli sportelli di Ubi Banca Popolare di Ancona, che si e` aggiudicata la gara dappalto.
Nel dettaglio, ad oggi, limporto complessivo gia` erogato e` stato di circa 36 milioni di euro, a fronte di un importo deliberato di circa 47 milioni, mentre e` in corso listruttoria di ulteriori richieste per altri 30 milioni di euro. Limporto medio dei finanziamenti erogati e` stato di circa 180mila euro e hanno avuto tutti come finalita` investimenti produttivi riguardanti ad esempio: impianti compresi quelli destinati allefficienza energetica, ricambio generazionale, acquisto di macchine e di attrezzature, acquisto di software, servizi alle imprese, realizzazione di reti distributive su mercati nazionali e comunitari, acquisto di scorte, materie prime e prodotti finiti.
La buona performance del fondo ricorda la Giannini e` anche dovuta allattento monitoraggio che stiamo effettuando, per correggere il tiro in caso di bisogno, alla luce della perdurante fase di difficolta` economica. Lo scorso marzo, infatti, con lesplicito consenso della Bei, in accordo con Ubi Banca popolare e categorie, abbiamo approvato lampliamento dei settori ammissibili alle agevolazioni, estendendo i finanziamenti anche ai settori dellagricoltura, della pesca, del commercio, del turismo, dei trasporti, delle costruzioni, e dei servizi finanziari alle imprese. Contemporaneamente abbiamo innalzato anche limporto massimo concedibile, da 1,6 a 2,5 milioni di euro.(f.b.)
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