Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha scritto una lettera al ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, confermando il parere negativo sul Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il digitale terrestre che penalizza le emittenti locali marchigiane a causa delle interferenze con i paesi esteri. Questo il testo della missiva, inviata per conoscenza anche al presidente Agcom, Corrado Calabro`.
Le riconfermo con la presente il parere negativo della Regione Marche rispetto al Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre. Dal documento di Piano che e` stato trasmesso dallAGCOM alla Regione Marche alla fine di agosto scorso risulta in modo inequivocabile che non sono state affatto risolte le profonde criticita` su frequenze e modalita` di switch off che la Regione Marche ha sollevato in modo formale fin dal 2010 al Presidente dellAGCOM Corrado Calabro`, a Lei direttamente e in sede tecnica al Comitato Nazionale Italia Digitale (CNID). La carenza fondamentale del Piano nazionale e` di riservare alle emittenti locali delle Marche frequenze gia` assegnate anche a Paesi esteri per accordo internazionale, soprattutto dellarea Adriatica. In conseguenza di tale scelta del Governo nazionale non viene messa a disposizione delle Marche nessuna frequenza certa per le emittenti locali, originando una situazione di assoluta gravita` per le sicure interferenze e quindi per le difficolta` di effettivo utilizzo delle stesse frequenze assegnate. La Regione sta intervenendo su molteplici fronti per agevolare lo switch off, ma Le frequenze definite per le Marche nel Piano nazionale risultano pesantemente interferite dalle emittente estere e quindi non idonee per affrontare in modo ordinato ed efficace il passaggio al digitale terrestre nella nostra regione, previsto da Ministero e AGCOM dal 5 al 21 dicembre prossimi. Consideri, Signor Ministro, che gia` nel sistema analogico si verificano in molte zone territoriali delle Marche seri problemi di interferenza tra i segnali televisivi italiani e di altri Paesi esteri (Slovenia, Croazia, Bosnia, Albania e Montenegro). Tale situazione e` inaccettabile, soprattutto in questa fase di crisi economica, perche` rischia di creare forti disagi agli utenti e di colpire profondamente il patrimonio occupazionale e di competenze dellemittenza locale marchigiana. La richiesta della Regione e` di rivedere il Piano nazionale per ottenere lassegnazione anche alle emittenti locali delle Marche di almeno una frequenza coordinata e non interferita. Per questo sono a chiederLe un Suo autorevole intervento immediato, per evitare uningiusta penalizzazione per lintera comunita` regionale.
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