Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
26/09/2011

FANO-GROSSETO, INCONTRO A MERCATELLO SUL METAURO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE, SPACCA: “ALLO STUDIO DUE SOLUZIONI PER REALIZZARE QUEST’OPERA PRIORITARIA”

Una societa` pubblico-privata con il ricorso allo strumento del contratto di disponibilita` o a finanziamenti dellUe tramite linserimento dellarteria tra le reti transeuropee. Sono queste le due ipotesi a cui sta lavorando la Regione Marche, insieme a Toscana ed Umbria, per il completamento della E78 Fano-Grosseto. Lo ha dichiarato oggi il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel corso dellincontro che si e` svolto a Mercatello sul Metauro per fare il punto su questa arteria strategica. Stiamo lavorando ha detto Spacca per onorare limpegno assunto con la comunita` pesarese, impegnando il ministero delle Infrastrutture a trovare una soluzione alla lunghissima vicenda della Fano-Grosseto. Non e` infatti sufficiente la disponibilita` dellAnas al finanziamento dei lotti funzionali 4 e 10 che consentiranno la piena fruibilita` del collegamento della E78 con Urbino. Resta aperto il problema del reperimento dei 4 miliardi di euro necessari per il completamento della Fano-Grosseto. Il ministero delle Infrastrutture ha purtroppo escluso che si possa procedere con il finanziamento da parte dello Stato come per qualsiasi arteria di grande viabilita`, vista la situazione del bilancio. Stesso discorso per lipotesi di ricorrere al `modello Quadrilatero, per il quale lo Stato non pare essere in grado di concorrere con la propria quota di finanziamento. Stando cosi` le cose, la Regione sta lavorando a due nuove ipotesi. La prima, per la quale la Regione sta approntando uno studio con i tecnici del ministero, prevede il ricorso allo strumento giuridico denominato contratto di disponibilita`. A realizzare lopera sarebbe una societa` di partenariato pubblico-privato con il contributo delle Regioni Marche, Umbria e Toscana attraverso strumenti di finanziamento privati come, tra gli altri, il ricorso al pedaggiamento e la cattura di valore. Tramite questo strumento lo Stato si impegna a restituire le risorse, una volta realizzata lopera, attraverso la fiscalita` differita negli anni a venire, con un impegno per 45 anni. La seconda ipotesi prosegue Spacca e` allo studio della Regione Marche e della Regione Toscana: la Fano-Grosseto sarebbe inserita nelle reti transeuropee e nella programmazione finanziaria delle risorse Ue, il che consentirebbe di ricorrere a fondi strutturali europei per la prima volta disponibili, a partire dal 2013, anche per la realizzazione di infrastrutture. Sono oltre 8 miliardi le risorse che sarebbero disponibili per le reti transeuropee. Affinche` questa ipotesi possa concretizzarsi, si sta lavorando con altri Paesi e Regioni spagnole e dellarea balcanica per `abbassare il Corridoio 2 in modo da collegare Tangeri, Barcellona, Grosseto e, attraverso Fano, raggiungere i Balcani verso la Turchia. Con il collega della Toscana Rossi, stiamo gia` programmando incontri sia in Spagna che nellarea balcanica per perseguire questa strategia. In assenza di fondi statali, quindi, si sta lavorando con determinazione per accedere a risorse europee.