In una situazione finanziaria drammatica in cui la manovra recessiva del Governo nazionale aggrava la situazione di welfare, trasporto pubblico, politiche per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, infrastrutture, dobbiamo indirizzare le risorse su obiettivi comuni in una logica di corresponsabilita` di sistema concordata e rigorosa che generi proposte condivise soprattutto a tutela delle categorie piu` fragili.
E quanto ha detto il presidente della Regione Gian Mario Spacca dopo lespressione, da parte del Consiglio delle Autonomie Locali riunito questa mattina a Palazzo Leopardi, del parere favorevole sui criteri di virtuosita` e le modalita` operative di attuazione del Patto di stabilita` regionale verticale per lanno 2011 proposti dalla Regione. Rinunciamo con questo provvedimento ispirato da grande sacrificio e senso di responsabilita` ha proseguito Spacca - a una parte della capacita` di spesa a favore di Comuni e Province allentando i limiti del patto di stabilita` nazionale che blocca investimenti e pagamenti a favore di imprese e famiglie. Spero sia compreso cosa questo significhi per listituzione regionale. La rinuncia ad una parte delle proprie attivita` per sostenere Province e Comuni.
Si tratta ha aggiunto lassessore al bilancio Pietro Marcolini - di un passo importante per rafforzare la capacita` di dialogo sul territorio e di un segnale di forte coesione che gli enti locali danno, di fronte ad una situazione drammatica. In base a questi criteri, cercheremo di tamponare i danni immediati provocati dagli innumerevoli e irresponsabili tagli effettuati dal Governo nazionale nelle varie manovre che si sono susseguite negli ultimi mesi. Una situazione in continuo divenire che non ha consentito alcun tipo di programmazione pluriennale. In questo scenario tragico lunico spiraglio che vediamo e` quindi la creazione di un sistema di condivisione delle responsabilita` che concentri le risorse su obiettivi comuni, al di la` dei singoli interessi.
Marcolini ha portato ad esempio della complessita` della situazione, per cui la Regione e` stata costretta ad intervenire attraverso lassestamento di bilancio, il fatto che solo grazie ai 9 milioni stanziati dalla Regione che coprono rate di mutui a carico dello Stato, ma non piu` onorate dallo stesso, e` stato possibile non interrompere i servizi del trasporto pubblico locale.
Ulteriore esempio poi, la mancanza di qualsiasi tipo di solidarieta` da parte del governo nazionale per quanto riguarda i danni causati dallalluvione mentre altre realta` (Veneto, Campania, Comune di Roma) hanno avuto fondi straordinari.
Di seguito ecco cosa prevedono i criteri del Patto di Stabilita` verticale, fermo restando che la ripartizione del plafond finanziario tra Province e Comuni, la cui entita` sara` individuata dalla giunta al massimo entro due settimane, avverra` proporzionalmente agli ammontari individuati nelle richieste gia` trasmesse alla Regione Marche:
1. ai fini dellaccesso al plafond finanziario da parte degli enti locali marchigiani, per lanno 2011, tenuto conto dellart. 1, comma 138bis, della Legge di Stabilita` 2011, e` necessario che questultimi dimostrino di aver rispettato il Patto di Stabilita` Interno nellanno 2010;
2. per i Comuni marchigiani lammontare complessivo del plafond verra` suddiviso sulla base dei seguenti criteri:
- il 75% in funzione dellincidenza dei residui passivi in c/capitale, per lanno 2010
- il 5% in funzione del rapporto tra il reciproco del debito pro-capite di ciascun Comune, risultante dal Rendiconto Generale per lanno 2010 e la sommatoria dei reciproci dei debiti pro-capite per lanno 2010 di tutti i Comuni ammessi alla cosiddetta compensazione verticale;
- il 10% per favorire il superamento di stati emergenziali, individuati come prioritari dalla Giunta regionale con successivo atto deliberativo, dovuti a recenti calamita` naturali (alluvione 2011) e alla gestione delle discariche;
- il 10% per favorire progetti di rilevanza regionale compatibili con gli obiettivi di interesse comunale.
3. per le Province marchigiane lammontare complessivo del plafond finanziario verra` suddiviso sulla base dei seguenti criteri:
- l80% in funzione dellincidenza dei residui passivi in c/capitale, per lanno 2010.
- il 5% in funzione del rapporto tra il reciproco del debito pro-capite di ciascuna Provincia, risultante dal Rendiconto Generale per lanno 2010 e la sommatoria dei reciproci dei debiti pro-capite per lanno 2010 di tutte le Province ammesse alla c.d. compensazione verticale;
- il 15% per favorire progetti di rilevanza regionale compatibili con gli obiettivi di interesse provinciale.
4. la quota del plafond finanziario assegnata a ciascun ente locale non potra` superare lammontare complessivo dei pagamenti in conto capitale riportati nella richiesta pervenuta alla Regione Marche.
|