Un provvedimento necessario per rafforzare la coesione del territorio, dare un segnale forte alle imprese e sostenere il reddito e loccupazione. Cosi` il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha presentato la delibera relativa al Patto di stabilita` interno regionale 2011 approvato dalla giunta regionale su proposta dellassessore al bilancio Pietro Marcolini. In pratica si tratta di una operazione sulla liquidita`: la Regione rinuncia alla propria capacita` di spesa, i pagamenti non ordinari vengono rinviati di qualche settimana dallesercizio finanziario 2011 allesercizio finanziario 2012 e le risorse liberate vengono trasferite ai Comuni e alle Province per coprire il pagamento di investimenti sulle opere pubbliche gia` effettuati. Straordinario il provvedimento ha sottolineato ancora Spacca e ancora piu` straordinaria la cifra: la Regione mette a disposizione infatti, con un grandissimo sacrificio, 90 milioni di euro di risorse a favore delleconomia marchigiana, del lavoro e del reddito dei cittadini marchigiani.
La delibera fa` seguito alle crescenti richieste da parte degli enti locali marchigiani, di un intervento da parte della Regione finalizzato a contrastare il trend negativo dei pagamenti in conto capitale di questi ultimi, derivante sia dalla crisi economica, sia dalla necessita` di rispettare i vincoli sempre piu` stringenti del Patto di stabilita` interno a cui sono soggetti. In effetti il Patto attualmente impedisce di fatto la spesa di 58 milioni di euro a disposizione delle Province e di 94 milioni a disposizione dei Comuni.
Una volta verificato ha proseguito Marcolini che il meccanismo orizzontale, ossia quello tra livelli omogenei di enti, non poteva produrre alcun risultato, la Regione, con grande sforzo, visto il gia` alto livello di efficienza della spesa, attraverso una solidarieta` operosa e generosa, e` riuscita a trasferire ai Comuni e alle Province al limite del collasso, un plafond finanziario pari a 90 milioni di euro. Risorse che costituiscono una vera e propria boccata dossigeno per le imprese e i fornitori che aspettano di essere pagati da questi enti. Attraverso una approfondita concertazione con il Cal (Consiglio delle autonomie locali) abbiamo poi definito criteri oggettivi e non discriminanti per la distribuzione delle risorse.
Di seguito ecco cosa prevedono i criteri del Patto di Stabilita` verticale, fermo restando che la ripartizione del plafond finanziario tra Province e Comuni, avverra` proporzionalmente agli ammontari individuati nelle richieste gia` trasmesse alla Regione Marche:
1. ai fini dellaccesso al plafond finanziario da parte degli enti locali marchigiani, per lanno 2011, tenuto conto dellart. 1, comma 138bis, della Legge di Stabilita` 2011, e` necessario che questultimi dimostrino di aver rispettato il Patto di Stabilita` Interno nellanno 2010;
2. per i Comuni marchigiani lammontare complessivo del plafond verra` suddiviso sulla base dei seguenti criteri:
- il 75% in funzione dellincidenza dei residui passivi in c/capitale, per lanno 2010
- il 5% in funzione del rapporto tra il reciproco del debito pro-capite di ciascun Comune, risultante dal Rendiconto Generale per lanno 2010 e la sommatoria dei reciproci dei debiti pro-capite per lanno 2010 di tutti i Comuni ammessi alla cosiddetta compensazione verticale;
- il 10% per favorire il superamento di stati emergenziali, individuati come prioritari dalla Giunta regionale con successivo atto deliberativo, dovuti a recenti calamita` naturali (alluvione 2011) e alla gestione delle discariche;
- il 10% per favorire progetti di rilevanza regionale compatibili con gli obiettivi di interesse comunale.
3. per le Province marchigiane lammontare complessivo del plafond finanziario verra` suddiviso sulla base dei seguenti criteri:
- l80% in funzione dellincidenza dei residui passivi in conto capitale, per lanno 2010.
- il 5% in funzione del rapporto tra il reciproco del debito pro-capite di ciascuna Provincia, risultante dal Rendiconto Generale per lanno 2010 e la sommatoria dei reciproci dei debiti pro-capite per lanno 2010 di tutte le Province ammesse alla c.d. compensazione verticale;
- il 15% per favorire progetti di rilevanza regionale compatibili con gli obiettivi di interesse provinciale.
4. la quota del plafond finanziario assegnata a ciascun ente locale non potra` superare lammontare complessivo dei pagamenti in conto capitale riportati nella richiesta pervenuta alla Regione Marche.
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