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04/11/2011

DA FANO NASCE UN NUOVO PATTO PER LO SVILUPPO DELLA CULTURA

Decolla da Fano un nuovo patto per lo sviluppo della cultura, frutto della concertazione tra regione, mondo della cultura e delle imprese. E` questo il risultato piu` significativo del seminario Imprese per la cultura in tempo di crisi, che si e` svolto oggi al Teatro della Fortuna, promosso dalla Regione Marche. Nellattuale scenario di crisi la cultura puo` far da traino allo sviluppo economico, contribuendo a dare linfa vitale alle imprese. Lo ha ribadito con convinzione lassessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini: Liniziativa di oggi ha detto - ci ha consentito di chiamare a raccolta il mondo economico produttivo e quello della cultura, per condividere di fronte alle asprezze della crisi e ai cambiamenti necessari, la possibilita` di una risposta comune che costituisca una concreta possibilita` per nuove forme di economia. Le Marche sono una regione di cultura connotata da una straordinaria diffusione di beni culturali; un territorio dove il saper fare e lo spirito imprenditoriale si uniscono al genio dellarte. Con questo seminario si e` cercato, per la prima volta, di far tesoro delle esperienze svolte nel territorio in questi anni, per valorizzarle e per avviare un percorso costruttivo di condivisione di progetti e interventi destinati a qualificare il tessuto culturale regionale. Sulla scia dellesempio storico di Federico da Montefeltro che ha permeato la citta` di Urbino rendendola riconoscibile come simbolo del Rinascimento ha annunciato lassessore - la Regione e` pronta condividere con gli imprenditori e le fondazioni la nascita di un nuovo umanesimo delle arti e della cultura che abbia come fulcro le Marche. Per testimoniare il sostegno a questa strategia dintervento, erano presenti rappresentanti del mondo della cultura, esperti di settore e imprenditori che hanno capito come la cultura riesca a dare quel valore aggiunto alla vita stessa dellimpresa. Dopo i saluti del sindaco di Fano, Stefano Aguzzi, dellassessore alla Cultura della Provincia di Pesaro Urbino, Davide Rossi, e del presidente della Fondazione Teatro della Fortuna, Giuseppe De Leo, sono seguite le relazioni del presidente del Consorzio Marche Spettacolo, Carlo Pesaresi, del presidente di Confindustria Marche, Paolo Andreani, e di Maurizio Cecconi, esperto di politiche economiche per la cultura. Quindi, gli interventi di Francesco Casoli (presidente Gruppo Elica), Enrico Loccioni (presidente Gruppo Loccioni), Francesca Merloni (Ariston Thermo Group), Gennaro Pieralisi (presidente Gruppo Pieralisi), Gianfranco Sabbatini (presidente Fondazione Cassa di risparmio di Pesaro), Emanuela Scavolini (vicepresidente Scavolini S.p.a.), e Monia Polini (FAAM Group). Siamo convinti ha continuato Marcolini - che in tempi di crisi ci sia bisogno di piu` cultura, di nuove politiche e anche di una nuova leva imprenditoriale che faccia dellinvestimento nel settore non solo un tratto di originalita` ma il fattore di uninnovazione strategica che ci ponga in sintonia con i cambiamenti e con i programmi piu` avanzati di Europa 2020 e dellUNESCO. Intendendo la cultura come fattore trasversale non solo di progresso ma anche dinnovazione e di creativita` ha affermato Marcolini - possiamo pensare di avanzare nella direzione del mutamento che sta riguardando economie manifatturiere come la nostra. Ce lo dicono indagini importanti come quelle dellIstituto Tagliacarne, Symbola e Federculture. Apertura mentale, intraprendenza e nuova imprenditorialita`, creativita`, ricerca e innovazione, sono i caratteri che listituzione regionale vuol propagare, ragionando concretamente su progetti che il mondo dellimpresa e quello della cultura possono mettere insieme e su cui siamo disponibili a fare da leva attraverso modalita` di cofinanziamento. Investire in cultura vuol dire investire sulla qualita` e sulleccellenza; per far questo e affinche` si creino reali condizioni di crescita e sviluppo sociale, identitario ed economico, specialmente in questo periodo di crisi, occorre una nuova governance di sistema che risponda a una logica di efficienza. Le esperienze che qui sono state rappresentate ha concluso Marcolini - offrono molteplici spunti in questa direzione, oltre a testimoniare che le Marche sono una regione che non e` rimasta ferma e che in questi anni ha saputo pensare e sostenere esperienze innovative, dove la cultura e` stato lelemento che ha fatto la differenza nellideazione di prodotti, processi e professionalita` e quindi nella produzione di reddito e ricchezza. La Regione Marche, tematizzando il nesso impresa-cultura, ha potuto oggi raccogliere una serie di esperienze che possono avere una capacita` diffusiva e perche` cio` avvenga ci sentiamo impegnati, nellinteresse di una comunita` che guarda gia` oltre le difficolta` del presente. (s.g.)