I presidenti delle Regioni Marche e Umbria, Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini, hanno inviato una lettera al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, per richiedere un incontro urgente sulla Antonio Merloni per velocizzare la rimodulazione dellAccordo di programma.
Di seguito il testo della lettera.
Le scriviamo con riferimento alla crisi della A. Merloni ed in particolare allAccordo di programma per la salvaguardia della capacita` produttiva del territorio, delloccupazione e dellindotto di piccole e medie imprese.
Abbiamo preso atto con soddisfazione dei progressi per la cessione delle infrastrutture produttive dellazienda. Rimane tuttavia fortissima la preoccupazione per il grande numero di esuberi (circa 1.400) di cui al momento non e` previsto il riassorbimento occupazionale.
E necessario, quindi, procedere ad una riprogrammazione veloce, coerente e flessibile dellAccordo di programma, per agevolarne il supporto di nuove iniziative imprenditoriali che offrano risposte ai lavoratori non coinvolti dallazienda che rilevera` la A. Merloni in amministrazione straordinaria.
Ovviamente sono le attivita` imprenditoriali a riassorbire e creare occupazione, ma riteniamo che la rimodulazione veloce dellAccordo di programma possa offrire opportunita` significative per agevolare lo sviluppo di tali progetti, salvaguardando la coesione sociale dei territori interessati.
I tecnici del Ministero e delle Regioni sono gia` al lavoro per tali finalita`. Pertanto, spero condividera` la richiesta di un nuovo incontro istituzionale per accelerare con un calendario operativo i tempi della rimodulazione dellAccordo di programma, al fine di rendere immediatamente disponibili le risorse impegnate per sostenere il mantenimento dei livelli occupazionali e lo sviluppo delle PMI dei territori colpiti pesantemente dalla crisi dellA. Merloni.
Lincontro si rende necessario anche per affrontare la problematica specifica del recupero dei pagamenti verso i fornitori attivata dallAmministrazione straordinaria, che, soprattutto in questa fase di crisi economica, sta creando grande pregiudizio per lindotto di PMI del territorio.
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