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11/11/2011

ALLUVIONE DI MARZO, LA REGIONE CHIEDE LO STANZIAMENTO DI ALMENO 40 MILIONI DA PARTE DELLO STATO. IL PRESIDENTE SPACCA: “RISORSE ADEGUATE COME PER LE ALTRE REGIONI COLPITE DA CALAMITA`”

Aumentare le risorse che il Governo intende stanziare per lalluvione delle Marche da 12 ad almeno 40 milioni di euro. E quanto ha chiesto la Regione alla Protezione civile nazionale, con cui sta collaborando alla stesura dello schema del provvedimento da presentare al ministero dellEconomia per ottenere i fondi statali destinati al ripristino dei danni causati dallalluvione del marzo 2011. Nella bozza di ordinanza, il Dipartimento di Protezione civile nazionale ha infatti indicato fino ad oggi, quale stanziamento per gli eventi alluvionali a carico dello Stato, la somma di soli 12 milioni di euro, pari allimporto che la Regione mette a disposizione tramite il ricorso allunica strada percorribile che e` quella dei tributi e della fiscalita`. Una cifra, quella a carico dello Stato, che la Regione giudica insufficiente e che chiede quindi di incrementare fino ad almeno 40 milioni di euro. I fondi necessari per la sola somma urgenza, vale a dire per risarcire i Comuni e le Province che hanno gia` finanziato gli interventi dellemergenza, e per il ripristino delle attivita` imprenditoriali interrotte dallalluvione spiega il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ammontano a 80 milioni di euro. I 12 milioni che ora lo Stato ci vuole dare, sono dunque assolutamente insufficienti anche solo per i lavori di somma urgenza. Come previsto dalle disposizioni del decreto Milleproroghe, la Giunta regionale ha provveduto a reperire le somme nel proprio bilancio, stabilendo un aumento di 5 centesimi dellaccisa regionale sulla benzina, a partire dal primo gennaio 2012. Ora lo Stato sottolinea Spacca - deve compartecipare con risorse proprie adeguate, cosi` come e` stato fatto per calamita` che hanno colpito altre regioni. Poiche` continuiamo a registrare ingiustificate penalizzazioni nei confronti della comunita` regionale, si comincia a porsi nei cittadini un problema di adeguata rappresentanza delle Marche nelle istituzioni centrali dello Stato.