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22/11/2011

A.Merloni, il presidente Spacca: “Gia` da due anni la Regione e` impegnata per la difesa dei sub-fornitori e ha attivato subito la propria parte dell’Accordo di Programma con 14 milioni. Porteremo ora la questione all’attenzione del ministro Passera”.

Apprezziamo limpegno di Confindustria che si unisce a quello delle Regioni Marche e Umbria messo in campo negli ultimi due anni per la difesa dei sub-fornitori e dellindotto della Antonio Merloni. Le preoccupazioni di Casali si uniscono alle nostre, anche sul tema di pagamenti dei fornitori, e danno maggiore rilievo alle sollecitazioni che gia` da un biennio abbiamo posto al ministro Romani, e che ora porteremo allattenzione del nuovo ministro Corrado Passera. Cosi` il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in merito alla situazione dei sub-fornitori della Antonio Merloni. La difesa dellimprenditorialita` delle PMI dellindotto dice Spacca - e` centrale per la tenuta sociale ed economica dellentroterra appenninico umbro-marchigiano. Non a caso la Regione Marche in questi due anni ha subito attivato la parte di propria competenza dellAccordo di Programma (pacchetto indotto) erogando a difesa della coesione di questo territorio 14 milioni di euro. Una cifra cosi` suddivisa: - sono state 630 le PMI del distretto e dellindotto Merloni che hanno potuto beneficiare di liquidita` attraverso il fondo di garanzia regionale di 1,5 milioni di euro, con oltre 30 milioni di finanziamenti garantiti; - 4 milioni di euro sono gli ammortizzatori sociali in deroga (FSE Marche) utilizzati per la protezione dei lavoratori delle piccole imprese sotto i 15 dipendenti; - oltre 1,5 milioni di euro hanno agevolato progetti di investimento per la competitivita` e il trasferimento tecnologico delle PMI; - 7 milioni di euro di interventi regionali specifici per le PMI del distretto hanno riguardato aiuti alle assunzioni, creazione di imprese, tirocini, progetti e voucher formativi. Riguardo alla rimodulazione dellAccordo di Programma Spacca sottolinea che sempre in questi in due anni, comprendendo la criticita` delle problematiche non solo dei lavoratori diretti della Antonio Merloni, ma anche delle PMI dellindotto, la Regione aveva chiesto al ministro la rimodulazione dellAccordo di Programma in questa direzione, la cui parte nazionale non e` ancora avviata. Liniziativa del presidente Casali, insieme a quella di Cna e Confartigianato conclude - e` utile, anche se non ci nascondiamo che in questa fase della procedura la strada diverra` ancora piu` impervia e complessa. Quindi si richiede una forte unita` di intenti e la piu` ampia capacita` di rappresentazione al nuovo ministro dello Sviluppo Economico.