Una legge nata per ribadire il ruolo centrale dei giovani nella costruzione del futuro, perfettamente in linea con quelle che sono le disposizioni europee: e` il commento dellassessore alle Politiche giovanili, Serenella Moroder, allapprovazione odierna della Legge sulle Politiche Giovanili.
Nasce da un percorso serio e approfondito di concertazione e condivisione non solo con gli enti locali ma anche con le associazioni giovanili del nostro territorio aggiunge lassessore - Tre gli obiettivi del documento: creare occupazione, integrazione e promozione sociale dei giovani; favorire listruzione, la formazione e la mobilita`; permettere la conciliazione della vita professionale con la vita personale e familiare.
Il principio guida di questa legge e` quello di stimolare ed accompagnare, attraverso una partecipazione creativa delle tante realta` territoriali giovanili, lintegrazione e la conoscenza dellaltro come valore ed apporto culturale della nostra societa` multietnica, contrastando i sempre piu` frequenti fenomeni di disagio ed emarginazione sociale.
Con questa finalita`, il nostro Assessorato pone i giovani stessi al centro del progetto, chiedendo proprio a loro, attraverso bandi pubblici di idee, di studiare e realizzare nei linguaggi che riterranno piu` congeniali (musica, teatro, arte cinematografica, scambi con altre realta` europee, ambiente) un sano e responsabile cammino formativo ed aggregativo.
A distanza di 16 anni dalla legge regionale 46/95 (`Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani) rileva Serenella Moroder - era necessario adeguarsi ai cambiamenti culturali, sociali, normativi della societa` contemporanea e rispondere efficacemente alle esigenze della popolazione giovanile marchigiana.
Il provvedimento e` quindi perfettamente in linea con l'Intesa che la Regione Marche, una delle prime regioni italiane, ha sottoscritto con il Dipartimento delle Politiche Giovanili, denominato 'I giovani C'entrano'. Obiettivo specifico del progetto e` investire sui giovani, favorirne gli studi e le esperienze lavorative.
La legge, inoltre, tende a valorizzare la funzione di indirizzo e programmazione svolta dalla Regione e il ruolo degli enti locali maggiormente connessi alla realta` del proprio territorio: la lettura delle necessita`, la pianificazione e la programmazione degli interventi, lerogazione diretta o indiretta dei servizi e la valutazione qualitativa e quantitativa dei risultati. Cio` alla luce delle disposizioni costituzionali, e dei principi di sussidiarieta`, differenziazione e adeguatezza, in base ai quali la Regione e gli Enti locali svolgono un ruolo da protagonisti per la loro vicinanza ai cittadini, in questo caso i giovani.
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