Racconta di luoghi, di volti, traducendo con grande forza espressiva in immagini le sensazioni dei marchigiani dArgentina. E la mostra "Nostalgia Gaucha che sara` inaugurata venerdi` 9 dicembre, alle ore 18, nella Sala degli Stemmi del Palazzo Municipale di Recanati, nell'ambito delle celebrazioni per la VII edizione della Giornata delle Marche.
I 104 scatti di Fernando Fischer Jr. arrivano a Recanati come ultima tappa di un percorso itinerante cominciato a Osimo il 9 luglio scorso, toccando successivamente le citta` di Porto Recanati, San Benedetto del Tronto, Porto SantElpidio e Treia.
Fischer, originario della citta` di Armstrong, riproduce i paesaggi della Pampa argentina, i volti di discendenti di emigrati marchigiani e la testimonianza di mestieri e di luoghi di cui ormai rimane solo memoria. Particolarmente suggestive sono le immagini di case abbandonate in mezzo a lotti agricoli e gli strumenti utilizzati per lavori che ormai nessuno pratica piu`.
Il passare del tempo e la tecnologia - afferma Fischer - stanno modificando lo stile di vita e di lavoro nel settore agricolo in modo significativo, tanto che in pochi sono rimasti a vivere in campagna. Pertanto, queste immagini sono destinate ad essere una testimonianza non solo delle persone che un giorno non ci saranno piu` ma anche dei modi di lavorare e di vivere che si stanno perdendo. Oggi guardando le abitazioni rurali, ritornano alla mente immagini nostalgiche e queste foto rappresentano un documento di grande valore; tra le altre cose, alcuni di questi luoghi da sogno, quasi surreali, sono destinati a un processo inevitabile di scomparsa. Molte delle case disabitate, quelle costruite dagli immigrati in una vita di fatica e soprattutto di dolore che ho fotografato non esistono piu`.
In Argentina e` confluito il piu` alto numero di espatri marchigiani nel secolo scorso: si tratta di oltre 200.000 persone, pari a circa il 30% del totale (1876-1978).
Seppure modesto rispetto allemigrazione totale italiana che raggiunse nel Paese sudamericano le tre milioni di presenze, il dato marchigiano e` rilevante a livello nazionale: nel periodo 1876-1925 (il piu` significativo), le Marche figuravano al quinto posto in relazione al valore assoluto (superate solo da Piemonte, Lombardia, Sicilia e Campania, molto piu` vaste e popolate), mentre registravano la piu` alta percentuale sul totale degli espatri regionali (38,0%).
Le cinque province marchigiane hanno concorso in modo diverso al fenomeno migratorio, slittando da un modello settentrionale, rappresentato dalla provincia di Pesaro e Urbino (larea piu` interessata allemigrazione temporanea verso lEuropa), ad un modello meridionale, proposto dalla provincia di Ascoli Piceno, la piu` incline verso gli Stati Uniti. Vera protagonista del fenomeno migratorio verso lArgentina e` sicuramente la provincia maceratese, definita infatti la piu` argentina dItalia. (s.g.)
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