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12/01/2012

PARTE LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PER LA TUTELA DELLE TARTARUGHE MARINE. SABATO 14 GENNAIO DOPPIO APPUNTAMENTO A NUMANA. DONATI: “CONSERVARE LA BIODIVERSITA` DELL’ADRIATICO”

Sabato 14 gennaio, presso la Sala consiliare del Comune di Numana (AN) si svolgeranno due incontri di formazione per il salvataggio delle tartarughe marine: testimoni antichissimi dei nostri mari e bioindicatori della qualita` delle acque marine. Gli appuntamenti sono rivolti alle persone che possono fornire un valido contributo per conseguire lobiettivo. Alle ore 10.00 saranno coinvolti gli operatori di primo soccorso, mentre alle ore 14.30 saranno interessati i pescatori, i diportisti e i subacquei. Con questa iniziativa prosegue lattivita` di recupero, cura e rilascio, in mare, degli esemplari di tartarughe vive e di catalogazione di quelli morte, reperite lungo le nostre coste, da parte della Rete regionale per la conservazione delle tartarughe marine, istituita nel maggio 2010, sulla base di un Piano dazione nazionale. In dieci anni sono state salvate e riportate in mare piu` di 50 tartarughe. Nei venti mesi dalla sua nascita la Rete e` intervenuta gia` su 18 tartarughe vive e ha avuto la segnalazione di 37 individui morti ritrovati sulle spiagge. Gli Enti che costituiscono la rete sono la Regione Marche (servizi Ambiente, Agricoltura, Salute), le Aree protette costiere (Parco del San Bartolo, Parco del Conero, Riserva della Sentina), la Fondazione Cetacea Onlus di Riccione, la Direzione marittima delle Marche (Capitanerie di porto), lARPAM, il CNR-ISMAR di Ancona, il Corpo Forestale dello Stato. Accanto a programmi di piu` ampio respiro per lo studio sulla distribuzione delle tartarughe e sugli impatti che ne causano il ferimento e luccisione, anche attraverso lattivazione di progetti europei, sono state individuate azioni che intendono coinvolgere localmente gli operatori presso le strutture di primo soccorso delle tre Aree protette e chiunque recuperi esemplari in difficolta` o deceduti, in primis pescatori, diportisti, subacquei. Per questo motivo si sta avviando una serie di incontri di formazione e informazione con le categorie e le associazioni interessate. La Fondazione Cetacea di Riccione, riconosciuta dal ministero dellAmbiente come Centro di recupero, terapia, riabilitazione delle tartarughe marine, mette a disposizione il proprio personale per divulgare nozioni sullecologia di tali animali, sui pericoli che ne minacciano la sopravvivenza e sulle modalita` di primo intervento nel caso di rinvenimento di esemplari feriti. La Regione Marche, fra le prime cinque in Italia a istituire la Rete regionale afferma lassessore regionale allAmbiente, Sandro Donati - sta affrontando il problema risolutamente, seppure con le poche risorse a disposizione, avendo ben presente limportanza della conservazione della biodiversita` nel nostro mare Adriatico. Una priorita` che richiede di informare quanto piu` capillarmente possibile la pubblica opinione, in particolare la gente di mare, sui comportamenti corretti da assumere in caso di incontro con tartarughe marine in difficolta`.