La continuita` e qualita` didattica sono il filo conduttore del nuovo Piano di dimensionamento scolastico 2012-13. Due criteri spiega lassessore regionale allIstruzione, Marco Luchetti commentando lapprovazione oggi da parte del Consiglio regionale che ispirano in maniera incisiva le scelte fatte e che vanno verso una maggiore integrazione tra gradi di istruzione. Risultato importante infatti, e` che con questo nuovo Piano viene generalizzata su tutto il territorio la costituzione degli i Istituti comprensivi tra scuole di I e II grado, come elemento portante appunto della continuita` didattica.
Altro aspetto fondamentale del Piano e` la ricerca di omogeneizzazione dellofferta scolastica sul territorio regionale, accogliendo le proposte espresse dalle Province e senza penalizzare le geografie piu` deboli, anzi tenendo in maggior conto chi ha problemi di carenze infrastrutturali. La continuita` didattica dunque unita ad una maggiore aderenza ai bisogni dei territori sono le direttrici sulle quali si muove questo provvedimento e anche lordine del giorno che e` stato approvato in seguito , dove si chiede infatti unomogenea riorganizzazione del sistema scolastico.
In linea con il criterio della continuita` didattica, anche le scelte fatte sui percorsi professionali triennali da costruire dintesa con la Direzione scolastica regionale perche` lalternanza scuola lavoro diventi una realta` funzionante e virtuosa del nostro sistema scolastico.
In tal senso va anche la richiesta al Ministero dellIstruzione e Ricerca e da me fortemente sostenuta in sede di coordinamento nazionale degli assessori regionali, che si metta mano in tempi rapidi allapplicazione effettiva della riforma del Titolo V della Costituzione. Unesigenza non piu` procrastinabile e la cui disapplicazione sta minando lefficacia di qualsiasi atto organizzativo. (ade)
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