Investiamo cinque milioni di euro per sostenere il processo di fusione tra cooperative artigiane di garanzia. Laccesso al credito, specie per i piccoli imprenditori artigiani, e` in questo momento, uno dei principali problemi. Per questo vanno percorse tutte le strade per facilitarlo e il rafforzamento delle cooperative di garanzia va in questa direzione, oltre che rispondere alle sollecitazioni derivanti dallaccordo interbancario Basilea due. Un atto importante, quindi, quello che abbiamo approvato, daiuto per le imprese considerata la difficile congiuntura che attraversiamo.
Fabio Badiali, assessore allArtigianato, commenta cosi` lapprovazione da parte della Giunta regionale, su sua proposta, della delibera che prevede il sostegno ai processi di fusione tra cooperative artigiane di garanzia, in vista di un piu` agevole accesso al credito da parte degli imprenditori artigiani. Era il secondo punto dellaccordo sottoscritto dalla Giunta regionale con le associazioni artigiane delle Marche, Cna e Confartigianato, alla fine dello scorso novembre, e riguardava le ulteriori misure anticrisi dedicate alle piccole imprese e allartigianato, sul versante della garanzia per laccesso al credito. Ora, dopo lapprovazione delle misure di semplificazione amministrativa e dei centri di assistenza artigiana, e` la volta del rafforzamento delle strutture di garanzia.
Enti mutualistici e senza scopo di lucro, le cooperative artigiane intervengono a favore degli imprenditori che necessitano di fidi bancari, accordando loro garanzie che facilitano lerogazione del credito da parte delle banche. Un sostegno, quello approvato dalla Giunta regionale, realizzato mediante apposito bando pubblico che apre le porte a un prestito della durata di quindici anni diretto alla patrimonializzazione delle cooperative.
Potranno accedere al bando le cooperative di garanzia collettiva dei fidi che siano iscritte nellapposito albo previsto dal Testo unico bancario, oltre ad essere iscritte allalbo artigiani. Requisito necessario e`, inoltre, lessere il risultato della fusione tra cooperative artigiane di garanzia gia` esistenti tra il primo gennaio 2006 e il trenta settembre 2010. Infine occorre che il numero di soci della cooperativa operanti nella Regione Marche non sia inferiore a 10mila, di cui i due terzi con qualifica di artigiani e che il volume di attivita` finanziaria, dopo la fusione, sia di almeno 75 milioni di euro.
La Giunta ha anche approvato lo schema di contratto da stipulare tra Regione e cooperativa beneficiaria, che disciplina tutti i dettagli delloperazione.(f.b.)
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