Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
07/12/2009

Giornata delle Marche, apertura a Macerata con le Conferenze dei marchigiani - Spacca: “Aperti al futuro, forti della nostra identita` e della nostra storia”

Costruire la nostra storia come marchigiani: questo limpegno che abbiamo assunto con la celebrazione della Giornata delle Marche. Dobbiamo approfondire le nostre radici e farle attecchire in un futuro sempre piu` aperto, interdipendente e integrato con i Paesi in cui viviamo. Lo ha ribadito il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel suo intervento alla Sesta Conferenza regionale e alla Seconda Conferenza giovanile dei marchigiani nel mondo. Un appuntamento che ha aperto, a Macerata, ledizione 2009 della Giornata delle Marche. Oltre 200 delegati provenienti da tutto il mondo sono convenuti nellAuditorium San Paolo, che ospita anche la mostra fotografica dedicata allevento. Oggi le Marche non sono piu` una comunita` di soli residenti e siamo consapevoli che ogni nostro atteggiamento puo` influire sui destini dellintero pianeta ha detto il presidente - Questo ci ha insegnato la globalizzazione, questo ci ha insegnato la nostra storia, come testimoniato da padre Matteo Ricci. Un grande marchigiano, un grande viaggiatore che ha avvicinato popoli e culture diverse. Il compito che ci attende, ora, e` quello di far conoscere le Marche nel mondo, in modo che la nostra regione possa recuperare lo spazio, anche in termini di percezione, che merita. Per troppo tempo, come comunita` regionale, siamo scomparsi dallimmaginario collettivo. Grazie alla Giornata delle Marche abbiamo recuperato una dimensione comunitaria, che deve rafforzare la nostra capacita` di essere ambasciatori della nostra regione. I saluti della citta` sono stati portati dal sindaco Giorgio Meschini e dal prorettore dellUniversita` di Macerata, Luigi Lacche`. Il professore ha sottolineato come i nostri emigrati siano stati precursori e testimoni delle nuove aperture verso il mondo, riuscendo a conservare i legami di affetto e partecipazione verso le Marche. Concetto ripreso dal sindaco che ha evidenziato come lappuntamento di Macerata rappresenti un momento importante per rinsaldare i rapporti di conoscenza e amicizia. Lassociazionismo ha detto, ha rafforzato lidentita` e le radici dei nostri connazionali e contribuito a svolgere un ruolo da protagonisti nei Paesi accoglienti. La vostra esperienza ci e` utile per essere, a nostra volta, accoglienti con gli immigrati che vivono da noi. A Macerata sono censiti 4 mila stranieri, su 43 mila abitanti. Il 10 per cento della popolazione proviene da altre realta` geografiche per costruirsi un futuro, come hanno fatto, tanti anni fa, molti emigrati marchigiani. Vicinanza e amicizia dei maceratesi verso i marchigiani nel mondo sono stati poi espressi dal presidente della Provincia, Franco Capponi. I lavori della Conferenza sono stati condotti da Emilio Berionni, presidente del Consiglio marchigiano estero. Presente anche lassessore regionale Lidio Rocchi. Gli interventi programmati sono stati introdotti da Raimondo Orsetti (dirigente regionale). Amoreno Martellini (Universita` di Urbino) ha illustrato la storia dellemigrazione marchigiana. Stefano Papetti (Pinacoteca Ascoli Piceno) ha svolto un intervento sullarte marchigiana, mentre Massimo Vedovelli (rettore Universita` per stranieri di Siena) ha parlato delle suggestioni della lingua italiana e Alessandra Ciurlo (Immigrazione Caritas) ha relazionato sulle paure e opportunita` dellemigrazione. Toccante lintervento di Maria Scaglione Urbani, mamma di Carlo Urbani e presidente dellomonima associazione (Aicu). Ha illustrato le attivita` umanitarie e formative svolta dallassociazione, nata nel luglio del 2003 con lo scopo di continuare la straordinaria opera umanitaria di Carlo Urbani, medico marchigiano scomparso a causa della Sars, malattia che lui stesso aveva individuato per primo.