Un Tavolo, per definire norme certe e condivise, in grado di ristabilire un clima di fiducia e serenita` tra gli operatori balneari marchigiani. Lo chiede lassessore regionale al Turismo, Vittoriano Solazzi, che solidarizza con i bagnini sulla questione dei canoni demaniali. Un passo avanti e` stato compiuto nella recente riunione del Coordinamento degli assessori regionali, svoltosi a Roma ricorda Solazzi ma certamente non basta per portare serenita` al settore e per giungere a una soluzione equa. Le Regioni hanno gia` proposto una proroga al 2014 delle concessioni. Il Governo, deve, ora predisporre una proposta normativa che ristabilisca nuove regole per il rilascio e il rinnovo delle concessione, concertando le disposizioni con le Regioni e le associazioni di categoria.
Secondo lassessore non possono essere ignorate le peculiarita` della piccola impresa italiana e marchigiana, che sono diverse da quelle degli imprenditori europei. I tempi di ammortamento degli investimenti non sono uguali, perche` diverse sono le tipologie turistiche. E` necessario stabilire il principio che la durata delle concessioni sia commisurata con quella del rientro dagli investimenti effettuati negli anni.
E` grave prosegue ancora Solazzi che su questi temi ancora non sia stato attuato un tavolo di confronto con il Governo e le Associazioni di categoria; ancora piu` grave che non ci siano stati contatti concreti con la Commissione europea per contro dedurre sugli aspetti controversi e per fornire i necessari chiarimenti. Ecco perche` gli assessori regionali, nel chiedere un allungamento del periodo di proroga, hanno sollecitato al Governo limmediata convocazione del Tavolo, per definire norme certe e condivise, che ristabiliscano un clima di fiducia e serenita` per i tanti operatori, oggi giustamente preoccupati della situazione di incertezza che si e` creata nel settore.
Le Regioni conclude Solazzi sono pronte, come hanno fatto fino ad ora, a fare la loro parte e a dare risposte immediate e circostanziate, come quella di presentare proprie e autonome proposte di legge: non una sfida, ma un serio e responsabile contributo per sbloccare la situazione a cui la Regione Marche non intende sottrarsi.
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