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27/11/2009

DISTRETTI RURALI E AGROALIMENTARI DI QUALITA’ NELLE MARCHE – L’INTERVENTO DEL VICE PRESIDENTE PETRINI AL CONVEGNO DI MACERATA

Lo sviluppo delle Marche non e` piu` ununica autostrada su cui tutti possono immettersi. Il futuro delle Marche e` fatto di tante strade e stradine, diverse tra loro, che aprono orizzonti diversi, sulle quali e` possibile trovare risorse inespresse o non pienamente valorizzate. La proposta di legge regionale sui distretti rurali va in questa direzione e risponde allesigenza di garantire nuovi spazi di crescita, che valorizzino la domanda emergente dai territori. Uniniziativa che va incontro quindi alla creativita` e alla condivisione di priorita` che nasce dal basso, dagli operatori agricoli e da chi vive le aree rurali. Solo cosi`, con il raccordo tra operatori e la condivisione progettuale, e` possibile unautentica valorizzazione delle eccellenze locali. La proposta di legge non individua ambiti territoriali prefissati, non vengono stabiliti a priori i comuni rientranti nel distretto, ma si lasciano aperti spazi alliniziativa locale. La proposta di legge coglie le opportunita` aperte anche dalla Finanziaria 2009 e dalla Decisione Ue, che aprono opportunita` economico finanziarie per questa nuova forma di integrazione degli attori dello sviluppo agricolo. LUe, in particolare, alla fine del 2008 ha formalmente deciso di consentire la concessione di aiuti di stato per i contratti di filiera e di distretto, permettendo cosi` strumenti innovativi per lagricoltura e liberando circa 800 milioni di euro di contributi utilizzabili a tal fine. Ma non solo. Lapproccio distrettuale, opportunamente rivisto rispetto alle esperienze avute in campo manifatturiero e industriale, apre prospettive anche sulla sussidiarieta`, con spazi, ad esempio, nei servizi sociali, che vedano protagoniste le persone che vivono in ambito rurale, specie montano. Con i distretti rurali e agroalimentari di qualita`, poi, portiamo a termine il percorso di integrazione degli interventi attuato attraverso il Programma di sviluppo rurale che punta a creare le condizioni per imprese agricole sempre piu` diversificate dal punto di vista delle attivita` e del reddito, differenziate sul piano della qualita` e integrate in prospettiva progettuale. Integrazione che trova nei bandi sulle filiere un ulteriore passo in avanti. Lobiettivo strategico e` quello di promuovere un maggior ruolo dellimprenditore agricolo e un maggior valore aggiunto per le produzioni locali, valorizzando al contempo lattrattivita` turistico culturale del territorio. La Regione Marche persegue uno sviluppo sostenibile che valorizzi il policentrismo e trasformi le difficolta` dovute alla polverizzazione dei comuni in opportunita`, grazie alla capacita` di fare rete e progettare insieme. Una necessita`, quella di collaborare e operare in rete, tanto piu` necessaria se si pensa ai rischi legati allabbandono delle campagne, alla rotture di alcune filiere importantissime non solo economicamente, ma anche in termini paesaggistici e di presidio del territorio. I distretti rurali possono essere molto utili in questa prospettiva. (f.b.)