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24/11/2009

LA GIUNTA VARA LA PROPOSTA DI PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA PER L'ANNO SCOLASTICO 2010/2011

Andra` presto allesame della I Commissione consiliare la proposta di programmazione delle rete scolastica regionale per lanno scolastico 2010/2011, da poco approvata dalla giunta regionale, su iniziativa dellassessore regionale allIstruzione-Formazione, Stefania Benatti. E uno strumento ha commentato lassessore- che abbiamo cercato di allineare al massimo con le esigenze segnalate dalle Province, dagli Enti locali e dalle Istituzioni scolastiche e che tiene conto della difficile e incerta situazione normativa in cui versa la scuola. In sostanza, un atto di ascolto ma anche interlocutorio, in cui la Regione, ben consapevole dei mille bisogni della nostra Scuola, ha scelto di non dare nuovi indirizzi di studio, in attesa dellapprovazione da parte del Governo dello schema di regolamento di riordino di molti percorsi scolastici. Si puo` quindi definire sia una fotografia dellesistente, sia un working progress, dal momento che, ad esempio, abbiamo preventivato, qualora andasse in porto la riforma, la conversione di alcuni indirizzi del II ciclo di istruzione, che come e` noto passeranno dai circa 900 a 40. E su questultimo punto ha assicurato lassessore Benatti dove la fase di transizione e il passaggio potranno creare non pochi problemi, saremo costantemente vicino alle scuole e alle famiglie, lavorando in sinergia con lUfficio Scolastico Regionale e le Province, attraverso appositi gruppi di lavoro misti, gia` istituiti, proprio per trovare i dovuti equilibri: non lasciare indeboliti alcuni territori e nel contempo evitare duplicazioni. Per quanto riguarda la novita` dellistituzione di Licei Musicali nella nostra regione, sono state individuate cinque candidature, una per provincia, nelle sedi di Istituzioni scolastiche esistenti: ad Ancona (Liceo sc. Galilei ); ad Ascoli Piceno (Liceo Classico Trebbiani); a Fermo ( Istituto dArte Preziotti); a Macerata ( Liceo Classico Leopardi di Recanati); a Pesaro ( Liceo sc. Marconi.). Anche in questo caso spiega Stefania Benatti non esistono certezze regolamentari, per cui ci siamo attenuti ad un individuazione di massima, in base alle esperienze e alle competenze gia` espresse dalle istituzioni scolastiche negli anni precedenti. Il numero delle autonomie scolastiche e` rimasto invariato. Sono stati fatti alcuni distacchi-accorpamenti di plessi relativi alle Scuole dellInfanzia: uno in Provincia di Pesaro-Urbino, due in provincia di Ascoli Piceno e listituzione di un nuovo plesso ad Ancona nel quartiere Q3 di Via Togliatti. Di sei situazioni sospese lo scorso anno, tre si sono sanate e tre rimangono tali: una a Pesaro (Istituti S.Lorenzo in Campo e Orciano); ad Ascoli Piceno (Istituti di Folignano) e a Macerata per la scuola di base (Appignano e Montecassiano). Per quanto riguarda i cinque Centri provinciali per lIstruzione degli adulti, e` stato confermato il Comune sede del Centro (Ancona, Macerata, San Benedetto del Tronto, Fermo e Pesaro) mentre sono stati modificati gli edifici ospitanti. Confermata solo la sede di Fermo presso lIstituto Montani. Punto critico del sistema scolastico regionale sono sicuramente le pluriclassi. In base ad una ricognizione dellanno scolastico in corso, le pluriclassi sono aumentate, passando in un anno da 105 a 128: aumentate soprattutto nelle province di Ascoli e Macerata, restando piu` numerose in provincia di Pesaro Una percentuale in aumento di circa il 20% - commenta lassessore - che rappresenta lennesima conseguenza negativa dei tagli operati dal Ministero. Occorrera` trovare al piu` presto una soluzione, chiedendo il massimo sforzo anche agli Enti locali per ridurre questo fenomeno, cosi` come e` previsto dagli obiettivi delle linee guida. Se esistono da un lato parecchie criticita`, una migliore situazione si registra sul fronte del sistema triennale di istruzione e formazione professionale: Per la prima volta spiega la Benatti- e` stata fatta una ricognizione dei fabbisogni formativi in tutto i territorio regionale, nellambito delle 19 figure professionali previste dagli accordi nazionali. La legislazione vigente e il riordino del secondo ciclo relativo agli Istituti professionali di Stato dispone infatti che dal 2010/2011 soltanto le Regioni saranno titolate a rilasciare qualifiche professionali in esito a percorsi triennali. In questa prospettiva diventa indispensabile definire un sistema regionale di Istruzione e Formazione professionale - IeFp, a partire dallattuale offerta formativa. (ade)