Pari opportunita` ai territori, infrastrutture viarie e informatiche, salute, beni culturali, politiche turistiche, energie rinnovabili e valorizzazione del patrimonio forestale: il tutto finalizzato a una crescita di qualita`. Queste le maggiori tematiche approfondite dal presidente Spacca. Dallo scorso luglio ha detto - la sentenza della Corte costituzionale ha fatto chiarezza tra i ruoli dei vari livelli di governo sulle politiche per la montagna, affermando la potesta` esclusiva delle Regioni su questa materia. Cio` comporta unassunzione di responsabilita` per azioni concrete che siano allaltezza di questo ruolo. Responsabilita` che la Regione Marche si e` assunta in pieno, perche` perfettamente coerente con la strategia che il governo regionale persegue da tutta la legislatura: dare medesime opportunita` di sviluppo, sicurezza sociale e ambientale, a tutti i cittadini della regione, a prescindere dal luogo in cui risiedono, a cominciare proprio dalle zone rurali e montane. Le Comunita` montane dovranno operare sempre piu` secondo capacita` progettuale e di reperimento delle risorse a finanziamento dei progetti elaborati. Analogamente a quanto fatto dalla Regione, e` sempre piu` necessario sopperire alla caduta dei trasferimenti statali, con nuove fonti di finanziamento e rinnovata iniziativa progettuale. La C.a.r.t.a. di Fabriano che viene presentata oggi, va proprio in questa direzione e si basa dunque sulla logica della progettualita`, anziche` sulla concertazione diretta alla distribuzione di risorse trasferite, che vengono via via meno. La politica regionale per la montagna non si basa solo sulle risorse finanziarie che peraltro nel passato assestamento di bilancio, relativamente alla cooperazione forestale, hanno trovato integrazione - ma trova linfa anche nello sforzo di infrastrutturazione che stiamo portando avanti. Le infrastrutture sono importanti per le aree intere, perche` tolgono dallisolamento e forniscono opportunita` di crescita. Nella dorsale appenninica il progetto Quadrilatero sta realizzando un miliardo e 800 milioni di investimenti viari, e poi la pedemonatana che sta diventando realta`, la ferrovia, il collegamento Fabriano, Matelica e poi Camerino. Ma oggi infrastrutture determinanti sono anche quelle immateriali, come la fibra ottica: il piano telematico regionale ha lobiettivo di una completa cablatura del territorio entro il 2012, per dare risposte positive alle esigenze di crescita dei cittadini dellarea appenninica. Una politica della montagna efficace non puo` prescindere dal protagonismo dei soggetti radicati sul territorio. Per questo, nella legge finanziaria regionale per lanno prossimo, inseriremo una scelta precisa in questa direzione, coniugando sviluppo e diversificazione energetica, puntando sulle rinnovabili. Le centrali a biomasse, infatti, potranno utilizzare esclusivamente materiale forestale autoctono, creando energia per istituti scolastici e impianti sportivi. Un circuito virtuoso, quindi, fatto di lavoro, ambiente e valorizzazione del patrimonio forestale. Lorologio di Fonte Avellana va avanti, come dimostra il potenziamento fatto dei presidi sanitari della dorsale appenninica, con Fabriano nodo centrale di una rete di strutture, che grazie ad una convenzione con la Regione Umbria, potra` contare anche su un elicottero.
Abbiamo voluto il progetto Appennino perche` le Marche siano sempre piu` regione deccellenza, con due motori di sviluppo: quello manifatturiero e quello delle eccellenze turistiche, agro ambientali e dei beni culturali. Il turismo spirituale, ad esempio, e` una di queste eccellenze, un circuito di monasteri per una nuova forma di turismo specializzato e peculiare. Un secondo motore che sta andando forte e su cui investiamo con decisione. Vogliamo far conoscere e valorizzare le Marche nel mondo, percio` abbiamo dato vita alliniziativa con Dustin Hoffman, con una campagna basata su spot che andranno sui piu` importanti network internazionali, e che saranno girati concentrandosi sullentroterra. In questo modo lattrattivita`, innanzitutto turistica, delle Marche aumentera`, facendo conoscere a una platea sempre piu` vasta, una regione che basa la sua forza, non sullaiuto degli altri, ma sulle proprie risorse, energie, creativita` e imprenditorialita`.
Allevento e` stato presente anche lassessore alle Politiche per la montagna, Gianluca Carrabs, che ha partecipato alla tavola rotonda di approfondimento. La riflessione sulle comunita` montane ha detto - non deve tanto concentrarsi sulla veste giuridica, bensi` sullo strumento per dare servizi ai cittadini delle aree interne e presidiare il territorio. E necessario un riequilibrio territoriale tra fascia costiera ed entroterra, non ci sono infatti cittadini di serie A e cittadini di serie B, ma tutti devono avere pari opportunita` nellaccesso ai servizi. Dobbiamo dare medesime opportunita` di uguaglianza non di assistenza. La manutenzione del territorio e` lopera infrastrutturale piu` importante per tutto il Paese e le comunita` montane sono fondamentali per questo. Noi facciamo la nostra parte, come fatto con laccordo per la messa in sicurezza dei fiumi in ambito montano. Nelle Marche, a differenza di altre regione, gli enti montani hanno costituito una vera e propria best practice, ora il problema e` capire dove vuole andare il governo nazionale, perche` lindirizzo non e` chiaro. (f.b.)
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