L'esigenza di promuovere forze giovani nel mondo agricolo e` sempre piu` sentita, la stessa Commissione europea lamenta la mancanza di mezzo milione di giovani in agricoltura. Il ricambio generazionale in questo settore, infatti, procede a rilento per diversi fattori economici e sociali. La Regione, percio`, investe nel futuro dellagricoltura marchigiana, sostenendo con decisione i giovani agricoltori che si cimentano in unattivita` imprenditoriale difficile sia per il rischio di mercato, sia per quello climatico - meteorologico. Nei giorni scorsi abbiamo apportato modifiche finanziarie al Programma di sviluppo rurale, incrementando la dotazione del pacchetto giovani di 13 milioni di euro, che sono andati ad aggiungersi ai precedenti budget di 40 milioni di euro, portando a 53 milioni lo stanziamento complessivo, per dare forma concreta a questo sostegno. I giovani agricoltori che hanno risposto alla prima scadenza del bando della Misura 112 Insediamento giovani agricoltori e Pacchetto giovani sono stati 186. In occasione della seconda scadenza del bando sono state presentate 90 domande da agricoltori di eta` compresa tra i 18 e i 40 anni. A cio` vanno aggiunte le domande che giovani imprenditori agricoli hanno presentato a valere sui bandi relativi alle altre misure del Psr 2007/2013, come le misure infrastrutturali, gli agriturismi, etc.
La promozione dello sviluppo in ambito rurale diventa tanto piu` importante in un momento in cui il tradizionale motore regionale, il manifatturiero, segna il passo. Promuovendo la creazione e la crescita di nuove imprese agricole, gestite secondo moderni criteri manageriali, perseguiamo la diversificazione dei fattori di sviluppo del sistema produttivo marchigiano. L'agricoltura e` infatti un settore essenziale per il valore aggiunto generato nelle Marche, come ha certificato recentemente lIstat. Per questo a breve saranno a disposizione delle aziende agricole marchigiane nuovi strumenti di sostegno allaccesso al credito. In un momento come questo, dove la liquidita` rappresenta un problema comune nellindustria come in agricoltura, intendiamo predisporre tutti gli strumenti per evitare tensioni finanziarie che possano intralciare il difficile cammino verso la ripresa.
Il binomio vincente sara` pero` sempre piu` allinsegna di una competitivita` che fa rima con qualita`. La sicurezza sanitaria dei cibi, la loro bonta` e genuinita`, la rintracciabilita` dei prodotti, il legame con il territorio e con le tradizioni della cultura materiale contadina, sono elementi racchiusi nei nostri prodotti. Attraverso la creazione e diffusione del marchio QM qualita` garantita dalle Marche, cosi` come nella promozione delle denominazioni di origine, in crescita nella nostra regione, intendiamo accompagnare questo percorso virtuoso, facendo si` che il lavoro e i valori contenuti nei nostri prodotti possano essere percepiti dai consumatori come peculiari e differenti rispetto alla produzione standardizzata industriale, ripresa spesso da pubblicita` e grande distribuzione.
Su questo aspetto, fondamentale e` il lavoro svolto e da svolgere in materia di organismi geneticamente modificati. La Regione Marche ha assunto da tempo una netta posizione contro gli Ogm, al fine di salvaguardare le produzioni convenzionali, tipiche e biologiche regionali, produzioni verso le quali ha fatto convergere ogni azione politica regionale, nazionale e in ambito europeo. Non a caso lo scorso giugno, la settima conferenza internazionale della rete delle regioni libere da Ogm, si e` tenuta proprio nelle Marche.
Quelle che aspettano i giovani agricoltori sono dunque sfide importanti e determinanti per tutti i cittadini marchigiani, non solo da un punto di vista economico, ma anche ambientale e culturale. Per questo la Regione investe in modo determinato su di loro, che sono davvero il futuro delle Marche.
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