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14/10/2009

MANULI DI ASCOLI PICENO, DELUDE L’INCONTRO AL MINISTERO

Nonostante alcuni segnali positivi emersi ieri in occasione dellincontro con proprieta` e rappresentanze sindacali della Manuli al Ministero dello Sviluppo economico, sono forti le preoccupazioni per il mantenimento della capacita` produttiva e i livelli occupazionali dello stabilimento da 40 anni ad Ascoli. Dovrebbe scattare infatti nei prossimi giorni, dopo il periodo di trattative previsto dalla legge, la mobilita` per tutti i 375 dipendenti. Lassessore Badiali che ha partecipato allincontro riferisce che la nuova impostazione del piano industriale della Manuli prevede una diminuzione delle risorse in esubero come auspicato dai sindacati e dalle istituzioni, ma che il loro numero e` ancora lontano dal mantenimento di una capacita` occupazionale e di conseguenza produttiva. Ci aspettavamo comunque un drastico taglio alla forza lavoro commenta Badiali - a fronte pero` della rinuncia allavvio della procedura di mobilita`. Le proposte dellazienda sono ancora lontane dai livelli occupazionali che riteniamo compatibili con la situazione complessiva dellascolano. Le istituzioni si sono comunque dichiarate disponibili a porre in essere tutte le misure di accompagnamento sia in termini di ammortizzatori sociali sia per favorire processi di riconversione industriale del sito produttivo. Contiamo per questo ultimo aspetto nel rispetto degli impegni assunti dal Ministro Scajola nei confronti dei territori dellascolano e del teramano che soffrono di una diffusa crisi produttiva ed occupazionale per definire rapidamente un accordo di programma che metta a disposizione concretamente le risorse per attivare le misure di sostegno necessarie. Regione, Provincia e Comune conclude Badiali - confermano di volersi impegnare per quanto di loro competenza e attendono ora lesito delle consultazioni che i sindacati avvieranno nelle prossime ore con i lavoratori, per verificare nel concreto le implicazioni del nuovo piano industriale sui diversi reparti dello stabilimento. Resta comunque il fatto, molto importante, che la chiusura totale dello stabilimento appare per il momento scongiurata, il mantenimento di una seppur limitata capacita` produttiva e` comunque un segnale per far scendere la tensione e riprendere il dialogo tra proprieta` e lavoratori allargando la capacita` produttiva. Mi auguro che nei prossimi giorni, dopo gli approfondimenti che abbiamo chiesto allazienda vengano riconsiderati il numero di esuberi nellottica di una composizione fattiva della vertenza.